Ieri il taglio del nastro di una grande opera, l’innesto della Pedemontana veneta con la A27. E domani? In un futuro che gli industriali si augurano sia breve, ci dovrà essere anche lo sbocco a nord. Confindustria Belluno Dolomiti continua a spingere sul prolungamento dell’autostrada e la realizzazione di una infrastruttura che guardi al centro Europa.
«L’innesto della superstrada Pedemontana veneta con l’A27 faciliterà gli spostamenti tra il Bellunese e la pianura. L’inaugurazione di oggi (ieri, ndr) è un passaggio importante anche per le terre alte, per lo scambio delle merci e il traffico delle persone, turisti compresi» ha detto la presidente degli industriali, Lorraine Berton, nel giorno del taglio del nastro per il nuovo tratto di Pedemontana tra il casello di Spresiano e l’A27 alla presenza del presidente della Regione del Veneto Luca Zaia e il ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini.
«Si tratta di un’opera strategica, fondamentale per il Veneto, ma per renderla ancora più utile al territorio e alle imprese serve collegarla al cuore dell’Europa. Arrivati a questo punto, la programmazione di uno sbocco a nord non è più rinviabile» ha sottolineato Berton. «Il tessuto economico-produttivo bellunese confida in uno scatto da parte delle Istituzioni: sappiamo che lo stesso presidente Luca Zaia – che nella partita della Pedemontana ha dimostrato lungimiranza – ha posto la questione al ministro Salvini e all’Esecutivo. Con le Olimpiadi alle porte, è il momento giusto per parlare di futuro e creare un grande corridoio per il quadrante orientale del Veneto, tra le aree trainanti d’Italia e di Europa. Lo sbocco a nord darebbe più forza a tutto il territorio regionale e alla stessa Pedemontana».