Giada è una ragazza col sole negli occhi e un sorriso dolcissimo.
Ama lo sport e, come tutti i suoi coetanei di terza media, oggi ha ripreso ad andare a scuola. La scuola secondaria di I grado di Sedico. Dove però, stamattina, la giovane e sua madre hanno trovato una spiacevole sorpresa.
Perché Giada Soccol è una ragazza con disabilità e si muove grazie a una sedia a rotelle: «L’unico accesso all’istituto – racconta la madre – era ostruito dalla neve ghiacciata. Impossibile passare: la carrozzina rischiava di ribaltarsi. A quel punto, una collaboratrice scolastica mi ha detto che dovevo rimanere lì, con mia figlia, fino a quando non avrebbero rimosso la coltre bianca. E che lei non avrebbe sorvegliato Giada. Io, però, alle 8 inizio a lavorare».
Così, la madre ha fatto marcia indietro: «Giada, umiliata, è stata costretta a tornare a casa». Un fatto gravissimo, al quale ha posto rimedio il Comune di Sedico: «Alle 8.40 – prosegue la donna – un operatore comunale ha permesso a mia figlia di tornare a scuola. E io, alle 9, sono rientrata al lavoro. Ringrazio davvero il Comune e, in particolare, la vice sindaca Gioia Sacchet e l’assessore Sebastiano Casoni: da parte loro c’è stata piena disponibilità. Si sono mossi con prontezza e sensibilità».