Spettacoli dalla A alla L. In pratica, dieci show. Ma anche truccabimbi, palloncini, trampolieri e saltimbanco. Calalzo si trasformerà nel “Paese dei balocchi” nel fine settimana. Ma senza Mangiafuoco, Pinocchio e tutti gli altri allegri compari di Collodi. Ospiterà “ImmaginAria”, il festival degli artisti di strada giunto ormai alla quinta edizione. E per quest’anno gli organizzatori hanno deciso di chiamare gli spettacoli con le lettere dell’alfabeto: ecco perché dalla A alla L.
A per la scuola circo Cibiana, un gruppo di giovani circensi che ogni estate si ritrova nel paese cadorino famoso per i murales, dove si mette alla prova in peripezie e nuove sfide. B per il mondo delle marionette di Teodor Borisov, che racconta otto storie di pace. C per Otto Panzer Show, un clown vestito da direttore di un improbabile e meraviglioso circo. D per Duo Ludilò, una coppia e una corda, che è sia gioco sia rompicapo. E per Mimì Clown, una clochard che si tuffa in un volo clownesco. E poi F per Sirio Alfieri Illusioni, un susseguirsi di momenti magici. F per Crazy Cat Burlesque Show, uno spettacolo di burlesque che è un inno alla femminilità. H per “La sbrindola”, acrobazie, giocoleria ed equilibrismo. L per Sunburn – Amore infuocato, una storia romantica. E L per la Principessa Celsa, un buffone comico basato su gag e battute esilaranti.
Ci sarà tutto questo domani (sabato 9) e domenica a Calalzo. Una dozzina gli artisti che si alterneranno con i loro spettacoli nei cinque punti di incontro realizzati in centro al paese: dai circensi ai clown, dall’illusionismo ai giocolieri, senza dimenticare le marionette e il mangiafuoco; immancabili poi il trampoliere, il truccabimbi e i pupazzi creati con i palloncini.
Gli spettacoli animeranno il centro calaltino per tutto il pomeriggio di sabato, dalle 15 alle 22, mentre domenica si inizia alle 8.30 e si prosegue per tutta la giornata, fino alle 18.30. Mentre i più piccoli saranno impegnati a giocare, ridere e a guardare stupiti le evoluzioni degli artisti, non mancheranno le attrazioni anche per i loro genitori, con i foodtruck di realtà locali e i mercatini dell’artigianato.
