Niente Fiames, avanti tutta con Borca di Cadore. Continua l’impegno dei sindacati per il recupero della vecchia colonia Eni. Cgil, Cisl e Uil hanno lanciato la doppia raccolta firme – online e nelle piazze – per sensibilizzare il Cio e chiedere ufficialmente che il villaggio olimpico non sia realizzato a Fiames, come invece prevede il dossier di candidatura.

«Non vogliamo un villaggio usa e getta. Perché questo sarebbe quello che si intende costruire a Fiames: una realtà a uso esclusivo degli atleti per la sola durata dei Giochi, che poi verrebbe smantellata completamente» dicono i rappresentanti territoriali di Cgil, Cisl e Uil, che sabato mattina, dopo le piazze del Cadore, hanno allargato la raccolta firme anche a Belluno. «Il costo di questa operazione è stimato in 39 milioni di euro. Con la stessa cifra si potrebbe recuperare una struttura esistente e trasformarla una volta terminate le Olimpiadi».

Per i sindacati, la rigenerazione della vecchia colonia Eni di Borca potrebbe dare le risposte alla domanda di residenzialità dei lavoratori che arrivano in Cadore e in valle del Boite, dove oggi è difficilissimo trovare una casa in affitto. 

«Il recupero della vecchia colonia è davvero un progetto per il futuro del territorio, l’unico in grado di lasciare un’eredità positiva delle Olimpiadi 2026» dicono Cgil, Cisl e Uil. «Confidiamo che tutto il territorio si muova per questa strada e si riesca a sensibilizzare Regione, Governo e Comitato olimpico».