“Il mio nido è in montagna”, prosegue l’iniziativa per famiglie del Fondo Welfare

“Il mio nido è in montagna”, prosegue l’iniziativa per famiglie del Fondo Welfare

Si chiama “Il mio nido è in montagna” e vuole essere una misura concreta a favore delle famiglie che decidono di continuare a vivere e lavorare nelle “terre alte”. Prosegue anche quest’anno l’iniziativa del Fondo Welfare per gli asili nido, che offrono un servizio alle giovani coppie con bambini. In pratica vengono erogati contributi a favore delle famiglie, per sgravarle di parte delle spese per i servizi di accoglienza dei piccoli.

Il progetto è cominciato un anno fa, ma adesso si allarga a soglie Isee un po’ più alte per accedere al contribuito, da 12.000 a 15.000 euro. 

«Il nostro intento è sempre quello di individuare misure utili e concrete a sostegno delle persone, in questo caso giovani famiglie dell’alto bellunese» spiega Francesca De Biasi, presidente del Fondo Welfare e Identità Territoriale. «Abbiamo già inviato i moduli a tutti gli asili nido e saranno loro a divulgare l’iniziativa e a raccogliere le domande. L’obiettivo è garantire un aiuto alle famiglie, in un tema – quello del nido – che è fondamentale in montagna».

L’altra novità è la rete di solidarietà che si è messa in moto. «Quest’anno abbiamo una serie di contributi speciali, per i quali ringrazio davvero chi ha voluto contribuire attivamente» continua Francesca De Biasi. «In particolare tre imprese – Unifarco, Pramaor e Meccanostampi – hanno contribuito in maniera attiva, e anche il Rotary club di Belluno ha voluto intervenire con un finanziamento ad hoc, aggiungendo anche altre risorse derivanti dalla vendita dell’ultimo libro di Paolo Doglioni, dedicato alla storia di George Sand e Pietro Pagello».

«Il libro, intitolato “1834. Due vite si incontrano”, ha un forte legame con il territorio – spiega Doglioni -. E il ricavato della vendita non poteva trovare destinazione più consona».

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