Il consiglio provinciale va a rinnovo, si vota sabato 16 marzo

Il consiglio provinciale va a rinnovo, si vota sabato 16 marzo

La Provincia va al voto. E per un meccanismo cervellotico e perverso della legge Delrio, votano solo sindaci e consiglieri comunali, con voti che avranno pesi diversi. Un esempio? L’intero consiglio comunale di Soverzene vale un voto di un consigliere di Belluno o di Feltre.

Sono queste le “regole d’ingaggio” per il giorno delle urne, in calendario per sabato 16 marzo. Una data messa nero su bianco sul decreto firmato ieri (17 gennaio) dal presidente della Provincia e condivisa con i consiglieri provinciali uscenti oltre che con le segreterie dei partiti.

Per effetto della fusione tra Alano e Quero Vas, infatti, c’erano due alternative sul tavolo: andare al voto entro 90 giorni dalla scadenza del consiglio (che è scattata il 18 dicembre scorso), oppure aspettare il turno delle amministrative del 9-10 giugno, e votare tra giugno e luglio, visto che con la nascita del nuovo Comune di Setteville (la fusione Alano-Quero Vas sarà pubblicata sul Bur il 22 gennaio) il corpo elettorale chiamato al voto amministrativo supera il 50% del corpo elettorale totale delle provinciali. Ecco, di nuovo meccanismi cervellotici e perversi. Ma è così la legge Delrio.

Fatto sta che i partiti – contattati dal presidente della Provincia – si sono spaccati: per Lega e Pd meglio votare subito; per Fratelli d’Italia e Forza Italia la preferenza era aspettare luglio. I consiglieri provinciali uscenti però hanno scelto le vie brevi. 

«Alla fine si vota il 16 marzo, una data uniformata a Padova e Verona, come deciso da Upi (Unione Province d’Italia) del Veneto» spiega il presidente Roberto Padrin. «Siamo arrivati a questa data dopo interlocuzioni con le segreterie dei partiti».

Da notare che va al voto solo il consiglio: il presidente resta in carica perché la legge Delrio assegna 4 anni di durata alla presidenza e solo 2 al consiglio.

Prima delle urne del 16 marzo però, il consiglio cambia forma. La fusione Alano-Quero Vas fa decadere da sindaca Serenella Bogana, e di conseguenza le fa perdere la carica di consigliera a Palazzo Piloni. Sarà sostituita da Massimo Bortoluzzi, primo dei non eletti, che era già stato in Provincia con delega alla Difesa del Suolo e alla Protezione Civile. 

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