Idrogeno dall’acqua, a Belluno la start-up per abbattere i costi energetici della casa di riposo

Idrogeno dall’acqua, a Belluno la start-up per abbattere i costi energetici della casa di riposo

«Stiamo lavorando per verificare la fattibilità di installare un innovativo impianto per la produzione di idrogeno dall’acqua, saremmo i primi in Italia». Sono le parole del sindaco di Belluno, Oscar De Pellegrin, espresse  a margine del sopralluogo di ieri alla start-up Stellart srl della società Enerblu di Lonigo, dove il primo cittadino si è recato insieme al vice sindaco Paolo Gamba proprio per capire e analizzare da vicino le possibilità di portare a Belluno il nuovissimo impianto per installarlo alla rsa Maria Gaggia Lante a Cavarzano e abbattere così i costi energetici della struttura (circa 450mila euro tra riscaldamento ed energia elettrica). Dall’acqua, infatti, si otterrebbe l’idrogeno per l’energia elettrica e si produrrebbe calore. 

«Una via interessante, stiamo effettuando confronti con tecnici e scienziati – prosegue De Pellegrin -, si tratta di una tecnologia nuova, portarla sul territorio renderebbe la nostra città un modello a cui guardare in fatto di innovazione nel campo dell’efficientamento energetico e delle nuove fonti di energia, pulita e alternativa. Stiamo seguendo l’evoluzione della tecnologia in modo da accertare la concreta fattibilità e poter avviare l’iniziativa quanto prima, nel rispetto delle procedure». 

L’ipotesi di installazione di un impianto di produzione e utilizzo locale di idrogeno nasce da approfondimenti legati allo sviluppo di una nuova tecnologia basata sul procedimento di separazione dell’idrogeno presente nella molecola dell’acqua: sono sufficienti modeste quantità di acqua per alimentare il modulo di produzione. 

L’intero processo non produce anidride carbonica e permette di ottenere un idrogeno del tutto green. 

Secondo il progetto allo studio dell’amministrazione, l’idrogeno così ottenuto dovrebbe servire per alimentare un co-generatore della potenza necessaria per l’integrazione termica del fabbisogno della rsa e, allo stesso tempo, per soddisfare l’intero fabbisogno elettrico. Eventuali eccedenze, previste, saranno vendute. 

«Le modalità di finanziamento – spiega Gamba – verranno definite alla luce di un piano economico e finanziario dettagliato, conseguente ad un progetto di fattibilità (ai sensi del nuovo codice dei contratti) che evidenzi in dettaglio producibilità elettrica e termica, effettiva collocazione della produzione termica, costi di investimento, costi operativi, andamento del prezzo zonale dell’energia elettrica eccedente ceduta alla rete elettrica e altro ancora». 

Nel frattempo prenderà il via alla Gaggia Lante, presso l’esistente centrale termica oggetto di ammodernamento, l’installazione di pannelli fotovoltaici e pompa di calore per la produzione di acqua calda sanitaria. 

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