I mostri dentro e fuori di noi. Torna l’appuntamento con “A casa di Dino”

I mostri dentro e fuori di noi. Torna l’appuntamento con “A casa di Dino”

Cos’è il mostro? Per Buzzati erano enormi insetti, o il Colombre, o ancora il Babau. Proiezioni delle sue paure inconsce, di un uomo tormentato che di mostri e fantasmi aveva piena la testa. E che, ad esempio, aveva paura del buio. E il mostruoso sarà il filo conduttore della terza edizione di “A casa di Dino”, la rassegna organizzata dall’associazione “Villa Buzzati – Il granaio”. Tre incontri con autori e studiosi legati al mondo della letteratura contemporanea, dell’arte, della filosofia e dell’alpinismo nelle cui opere aleggiano le inquietudini buzzatiane, così sempre presenti nella finzione come nella vita. Con il titolo “Il Mostro, paure allo specchio” , la rassegna propone i dubbi, le ossessioni e le paranoie come ancore di salvezza, come antidoti per sconfiggere o convivere con le proprie paure e i propri mostri.

“Per la prima volta – spiega Valentina Morassutti, pronipote di Dino Buzzati – il Comune di Belluno ci è al fianco in maniera concreta, con un aiuto finanziario”. D’altra parte Buzzati è stato recentissimo protagonista della mostra di Palazzo Fulcis. “In vista del cinquantesimo anniversario della morte – commenta l’assessore alla cultura di Belluno, Marco Perale – si sta realizzando un calendario di iniziative corposo, grazie, finalmente, alla collaborazione tra tutte le associazioni che valorizzano colui che, assieme a Tiziano Vecellio e Sebastiano Ricci, è uno dei pilastri della cultura bellunese”.

Si comincia martedì 25 febbraio, alle 18.30 nella barchessa di Palazzo Doglioni – Dalmas (sede di Confidustria Belluno), con Andrea Zancanaro, autore feltrino 22enne, vincitore del Campiello giovani con il racconto “Ognuno ha il suo mostro”. “Uno scritto – spiega Antonella Giacomini (che condurrà la serata assieme a Marco Perale) che indaga le turbe psicologiche di un cinquantenne isolato dal mondo esterno”. A leggere alcuni brani ci peserà Marina Da Canal.

Il secondo appuntamento, sabato 29 febbraio, alle 20.45 a Palazzo Bembo. Protagonisti i personaggi surreali creati dalla fantasia di Alfonso Lentini e raccolti nel suo libro “Le professoresse meccaniche”, che prenderanno vita grazie alla voce di Laura portunato e alle musiche di Sandro Del Duca.

Infine, terzo e ultimo appuntamento mercoledì 4 marzo, ancora alla barchessa di Palazzo Doglioni – Dalmas, con i “Mostri d’alta quota” raccontati in un dialogo tra il celebre scrittore alpinista Enrico Camanni e Manrico Dell’Agnola, che parleranno della loro Montagna, non solo alpinistica, ma soprattutto interiore, fatta di psicologia ed etica, dove la paura fa parte integrante del gioco. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti.

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