«I Mondiali sono il ritorno alla normalità. Mi spiace per chi non l’ha capito»

«I Mondiali sono il ritorno alla normalità. Mi spiace per chi non l’ha capito»

«Dopo mesi Cortina è tornata a vivere. Ed è quasi commovente». Se lo dice la voce di Cortina, Nives Milani, c’è da crederci. È lei che da anni racconta cosa succede nella conca ampezzana. Con la sua voce dolce e il suo sguardo sempre ottimista, attraverso le frequenze di Radio Cortina e sui social. E proprio su Facebook Nives Milani si è concessa un piccolo sfogo, contro le critiche alla cerimonia di apertura. «Non alle critiche sul gusto estetico o artistico dell’evento – precisa -. Quello no, ci può stare. Ma mi sono arrabbiata perché c’era gente che scriveva che Cortina si doveva vergognare. Non accetto le critiche a Cortina: è il posto che amo e da cui non andrò mai via. Non sopporto chi si professa amico di Cortina e non capisce questo paradiso».

Un paradiso che per 20 giorni sarà al centro del mondo. Anche senza pubblico…

«Cortina è tornata a vivere. Ho visto bar, ristoranti, alberghi tornare a lavorare quasi nella normalità. Ci sono alberghi che erano chiusi da tempo e hanno ripreso l’attività. Ho sentito parlare nuovamente lingue straniere per le vie del paese. Ho visto le bandiere delle nazionali in giro…».

La cittadina ha pagato a duro prezzo il Covid.

«Sì, e proprio per questo i Mondiali sono un messaggio di speranza».

Ci sono anche i contrari ai grandi eventi, però… 

«Sì, ci sono. Ma non li capisco. Con l’avvio di domenica sera è stato lanciato un messaggio al mondo: la speranza di poter ricominciare a vivere. E questo i detrattori della cerimonia inaugurale non l’hanno capito fino in fondo. Personalmente, trovo splendido il fatto che Cortina ha regalato tanta luminosità in un momento di buio pesto sulla vita di tutti. I riflettori accesi sulla città, la luce esemplificativa della voglia di ricominciare. Ho visto grande entusiasmo. E anche occasioni di lavoro».

Per il settore alberghiero.

«Non solo: molti hanno trovato lavoro per questi Mondiali. Penso agli operai assunti per sistemare le piste. Penso alle strutture ricettive dell’intera Valboite. Cortina non è solo lustrini e vip: è piena di gente povera e i Mondiali creano lavoro e sviluppo per molte persone».

Però non ci sarà il pubblico…

«Vero. Ma il grande evento ce lo godiamo lo stesso. Con Cortina protagonista».

Possiamo un’ultima domanda? Arrabbiatura a parte, come ha trovato la cerimonia?

«Mi è piaciuta. Mi sono commossa. Ho apprezzato la musica, l’atmosfera, le coreografie e il grande lavoro che c’è stato dietro, pur con le difficoltà del meteo, in una serata di pioggia e neve. E sono sinceramente spiaciuta per chi non ha colto questo».

© Copyright – I testi pubblicati dalla redazione su newsinquota.it, ove non indicato diversamente, sono di proprietà della redazione del giornale e non è consentita in alcun modo la ripubblicazione e ridistribuzione se non autorizzata dal Direttore Responsabile.

TAG
CONDIVIDI
Articoli correlati
© 2023 NIQ Multimedia s.r.l.s. – C.F. e P.IVA: 01233140258
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Belluno n. 4/2019
Web Agency: A3 Soluzioni Informatiche
Made by: Larin
News In Quota
Torna in alto