I francobolli parlano delle “Foreste infrante”. Riflessioni su Vaia alle Poste

I francobolli parlano delle “Foreste infrante”. Riflessioni su Vaia alle Poste

Un francobollo può dire molte cose. Più di quanto possa sembrare a una prima occhiata. E nell’epoca della posta elettronica, quel piccolo pezzo di carta adesiva zigrinata può parlare anche di ambiente e sostenibilità, di boschi e politiche green. È la sfida di Poste Italiane, che ha installato una mostra filatelica nell’atrio degli uffici centrali di Belluno. Un’esposizione intitolata “Foreste infrante” e parla anche di Vaia. Perché la tempesta dell’ottobre 2018 ha segnato profondamente non solo il territorio bellunese, ma anche chi ci lavora e vive.

IL RACCONTO

In quei giorni anche gli uffici postali ed i centri di recapito bellunesi furono parzialmente investiti dalla tempesta Vaia: interrotti i collegamenti stradali, la corrente elettrica, la rete telefonica e internet, mancavano notizie sullo stato di salute del personale o sulle condizioni degli edifici. «Grazie all’impegno di tutti i dipendenti di Belluno fu possibile ripristinare un po’ alla volta i servizi» raccontano da Poste Italiane.

«La sera di quel lunedì 29 ottobre c’era un vento incredibile, che quasi non si chiudeva la porta di casa» racconta Maria Giacinta De Nicolò, direttrice dell’ufficio postale di Pieve di Livinallongo. «Ci siamo chiusi in casa, aspettando che passasse. E la mattina dopo, siamo rimasti scioccati a vedere cosa era successo. Il primo problema è che mancava la linea telefonica, e abbiamo impiegato tre giorni solo per far sapere che stavamo bene. In sette giorni abbiamo ripreso il lavoro, per garantire un servizio al territorio».

«Avevamo avvisato la clientela anticipatamente che avremmo chiuso gli uffici» ricorda Barbara Dal Canale, responsabile del funzionamento degli uffici. «Ma non avremmo mai immaginato cosa poi sarebbe successo. Ricordo ancora di essere arrivata agli uffici di Piazza Castello il mattino successivo alla tempesta: la città era deserta, si sentiva il rumore del Piave fin qui. Non avevamo notizie certe dei colleghi dell’alto Agordino. I primi contatti con la collega di Alleghe sono stati possibili solo mercoledì. È stato difficile mettere in moto la macchina, ma gli uffici postali dovevano andare avanti, anche per dare un senso di vicinanza attraverso il servizio quotidiano». 

LA MOSTRA

Nel ricordo di quelle esperienze, le Poste Centrali hanno allestito un’esposizione che punta anche a rendere gli spazi di Piazza Castello un luogo di condivisione culturale a disposizione di tutti. Quattro anni dopo Vaia, Poste Italiane affronta il racconto delle tematiche ecologiche e della sostenibilità. Lo fa attraverso il francobollo, che da tassa postale è diventato anche strumento di comunicazione istituzionale. 

È così che la mostra, dagli anni’70, racconta la questione ambientale con il linguaggio della filatelia. L’esposizione passa in rassegna diversi francobolli, da quelli con i disegni più stilizzati a quelli con figure complesse. Passando attraverso il tema della natura e della sostenibilità.

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