Festa di sport, festa di popolo. Il Giro d’Italia ha confermato il grandissimo appeal con il Bellunese. Non tanto con le Dolomiti, che quest’anno erano assenti dal tracciato, ma con il pubblico sì: la tappa Alpago-Bassano del Grappa ha registrato numerissimi allo start e lungo tutto il percorso. Il villaggio di partenza, a Farra d’Alpago, è stato preso d’assalto fin dal primo mattino. E neanche la pioggia, arrivata proprio pochi minuti prima del via, ha scoraggiato gli appassionati. Famiglie, cicloamatori, semplici tifosi: tutti a caccia di una foto con Tadej Pogacar, con la maglia rosa, e con gli altri beniamini.
Al villaggio di partenza c’era anche Alberto Contador, uno che ne ha macinati di chilometri sulle strade del Giro e che nel 2011 aveva trionfato nella splendida cronoscalata del Nevegal. Poi c’erano le autorità politiche. Musica, gadget, frizzantezza. Insomma, la partenza di Alpago è stata una vera festa.
IL PROSSIMO ANNO
E adesso, archiviato il Giro 2024 si guarda già al prossimo anno. Dove passerà il Giro? Le voci danno per certo l’arrivo di tappa a Cortina, a pochi mesi dalle Olimpiadi invernali 2026. Probabile una partenza dal Feltrino, con Pedavena o Feltre in pole position. E lo sviluppo della tappa sarebbe interamente bellunese, con almeno due passi dolomitici. Ma per il 2025 è tutto da costruire. Anche se Mauro Vegni, patron del Giro, qualche idea, ben chiara e precisa, ce l’ha già. Ieri era sornione al villaggio di partenza di Farra. Che abbia già fatto qualche sopralluogo? Possibile.