Gli studenti nel caveau, CortinaBanca apre le porte alla Ragioneria

Gli studenti nel caveau, CortinaBanca apre le porte alla Ragioneria

Sono arrivati pieni di curiosità e sono usciti altrettanto stimolati. Sono i ragazzi della IV AFM  (amministrazione finanza marketing) dell’Istituto Calvi di Belluno che hanno incontrato i vertici, e non solo, di CortinaBanca, nella sede storica di Corso Italia. 

La cornice dell’evento è il progetto di educazione e formazione finanziaria “Educashon” organizzato dalla Federazione del Nordest delle Bcc e dalla Federazione Veneta che sta coinvolgendo 51 scuole venete e oltre 1.000 studenti.

Il progetto rientra nei percorsi Pcto (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) delle singole scuole, grazie anche al supporto formativo di Irecoop Veneto, ente strumentale di Confcooperative del Veneto, l’Università degli Studi di Padova con il Dsea – Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali “Marco Fanno”, la Feduf, la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio dell’Abi (Associazione Bancaria Italiana) e altri formatori, quali professionisti e consulenti finanziari.

I ragazzi hanno iniziato la loro giornata accolti da Giuliana Constantini, responsabile del Servizio Marketing, che ha raccontato loro la storia di CortinaBanca, fondata nel 1894, una delle più vecchie “Banche di Credito Cooperativo-Casse Rurali” d’Italia, con  ormai 130 anni di attività, più di 2.800 soci e con sportelli operativi che coprono tutta l’area dell’Alto Bellunese fino a Belluno, l’Alpago e Ponte nelle Alpi.

Una banca che, come ha sottolineato il responsabile commerciale Cristiano Constantini, «pur essendo di piccole dimensioni, offre le stessa organizzazioni e di una banca nazionale o internazionale». 

Agli studenti è stata spiegata proprio la formula cooperativa di CortinaBanca, impostata sulla mutualità fra soci, la stretta connessione tra la banca, le comunità e le economie locali, con una parte sostanziosa di risorse impiegata a finanziare progetti di ampio respiro, tra sport, cultura, ambiente e socialità. 

Gli studenti hanno fatto un tour all’interno dell’edificio, affascinati dal caveau, con tutte le operazioni che lo rendono così sicuro e dunque ancora appetibile dalle famiglie che non possiedono o non vogliono tenere in casa i loro valori o munirsi di cassaforte. E hanno incontrato un po’ tutte le figure operative, dai consulenti nelle varie aree, fino al direttore generale Roberto Lacedelli che li ha accolti in un momento di pausa.

«La formazione a scuola è un elemento molto importante per affrontare il mondo del lavoro in maniera corretta – ha sottolineato il direttore generale – e attività come questa, Educashon, possono avvicinare ulteriormente i ragazzi ad una realtà che volutamente non perde la propria identità. Noi quest’anno festeggiamo i 130 anni dalla fondazione e siamo consapevoli dell’evoluzione delle banche: quelle online hanno una loro funzione, ma le banche del territorio hanno una funziona diversa e la relazione con il cliente rimarrà sempre un elemento fondamentale».   

Una visita che ha riservato anche una piccola sorpresa: tra le nuove leve della banca, un diciannovenne diplomato da poco e già al lavoro. È stato riconosciuto da uno dei ragazzi in visita, a testimoniare come il percorso di studi possa avere un interessante impiego in questa realtà.  

Molto interessante la terza parte della mattinata, dedicata a un argomento che sempre più si tocca con mano, grazie a scambi commerciali e acquisti online, ovvero le truffe. Edoardo Pompanin e Paola Pompanin hanno fatto una panoramica degli escamotage più frequenti per carpire dati e denaro, dal phishing alle truffe amorose. «È importante sottolineare anche lo stato psicologico delle vittime e come sia facile manipolare la buona fede di persone di tutte le età. Addirittura abbiamo testimonianza di un caso in cui alla vittima è stato fatto credere di collaborare con una sedicente polizia postale per sgominare la banda, facendo da esca». 

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