L’amministrazione comunale di Borgo Valbelluna – alza le barricate a difesa della sede farmaceutica di Sant’Antonio Tortal.
«Istituita nel 2004 come farmacia rurale – spiega il sindaco Stefano Cesa – in questi anni ha rappresentato un presidio di assistenza e di valenza strategica per la popolazione residente, che altrimenti sarebbe costretta a colmare scomode distanze, rispetto al centro di Trichiana». È emerso, però, un problema: «Le recenti disposizioni regionali – prosegue il sindaco – impongono incomprensibilmente l’acquisto di farmaci, nella farmacia ospedaliera, per gli ospiti autosufficienti presenti nelle tre strutture residenziali comunali, gestite dalla Valbelluna Servizi. E questo ha fatto venir meno il fatturato e, di conseguenza, la sostenibilità economica della stessa farmacia comunale».
Del tema si è parlato in consiglio comunale: «Oltre ad approvare all’unanimità la proposta legata alla prosecuzione per altri 9 anni della gestione targata Valbelluna Servizi (grazie alla presenza di tre farmaciste a tempo indeterminato coordinate dalla direttrice Valeria Fontanella), è stata rimarcata la ferma e convinta volontà di garantire e difendere questo presidio sanitario attraverso la farmacia comunale. Proprio per rafforzare questa volontaria, alcuni mesi fa, l’amministratore unico della società ha implemento il personale che fino ad allora era rappresentato da due farmaciste».
Il sindaco Cesa auspica, inoltre, «un’azione politica e territoriale congiunta per sollecitare il Consiglio regionale a rivedere alcune disposizione nella distribuzione dei farmaci. Soprattutto per quelle realtà rurali che svolgono servizi socio-assistenziali a favore di territori fragili e svantaggiati».