C’è Ottavio Bottecchia, vincitore nel 1920 e primo italiano a vincere il Tour de France nel 1924; c’è Giovanni Pinarello, che dopo la vittoria nel 1941 e la “maglia nera” al Giro d’Italia 1951 aprì l’omonima fabbrica di biciclette ancora oggi tra i leader mondiali; c’è Serhiy Honchar, che si portò a casa la vittoria nel 1996 prima di diventare professionista e collezionare cinque tappe al Giro d’Italia, due al Tour de France e un oro, un argento e un bronzo in tre mondiali a cronometro (rispettivamente nel 2000, 1997 e 1998): l’albo d’oro del Giro del Piave – gara ciclistica nazionale Elite e Under 23 – è ricco di nomi di spicco del ciclismo italiano e internazionale, e si prepara per la sua edizione numero 78. L’appuntamento è per domenica 11 giugno.
Quest’anno il Giro del Piave partirà da Pian della Chiesa, a Seren del Grappa, nella riserva della biosfera Unesco; più di 130 chilometri attraversando Feltre, poi la Destra Piave per Cesiomaggiore e San Gregorio, un primo passaggio in Piazza dei Martiri a Belluno per puntare a Ponte nelle Alpi, il Lago di Santa Croce in Alpago, su in Nevegal e poi di nuovo in centro, in Campedel, dove l’arrivo manca dagli anni ’70. Ancora una volta, la manifestazione diventa motivo di unione della provincia.
Troppo presto per trovare un favorito, ma è indubbio che il Giro del Piave sia una grande vetrina per i giovani talenti delle due ruote, come recentemente dimostrato dagli approdi tra i professionisti di Andrea Vendrame (vincitore nel 2015) e di Riccardo Lucca, dominatore delle ultime due edizioni.
