Il nuovo orario di lavoro a Luxottica trova ampi consensi. E tra i sindacati la Uil esulta: «Stiamo assistendo a un nuovo risorgimento del mondo del lavoro».
«È la strada giusta per il “sistema” lavoro – dichiara Roberto Toigo, segretario generale della Uil Veneto -. Con l’intesa raggiunta a livello sindacale e la conseguente firma dell’ipotesi di accordo integrativo aziendale, Luxottica si trasforma in un modello lavorativo innovativo, sia in ambito normativo che in quello economico, e può così aspirare a diventare un esempio virtuoso da perseguire soprattutto per la nuova tipologia di riduzione delle ore di lavoro introdotta in azienda che prevede settimane in cui si lavoreranno 4 giorni anziché 5 come di consuetudine, con parità di stipendio. Con il 2023 termina l’epoca dell’Ancien Régime – con una modalità di lavoro che non c’entra più nulla con la struttura della società di oggi – e ci si prepara alla rinascita del 2024».
Il segretario della Uil sottolinea l’importanza della conciliazione tra lavoro e vita familiare. E porta l’esempio di altri Paesi europei. «Chi pensa che lavorare tanto significhi anche produrre tanto, si sbaglia. Ce lo dimostrano i Paesi in cui questa sperimentazione della settimana corta è stata già promossa con numeri eccezionali, come in Germania e in Francia. Noi italiani stiamo tante ore dentro una fabbrica o dentro un ufficio, impieghiamo 46 ore l’anno in più rispetto alla media Ue. Eppure, anche se lavoriamo tanto ecco l’amara sorpresa: l’Italia continua a registrare un -0.3% di produttività all’anno, contro una media Ocse del +0.3%. È tempo di cambiare passo e di fare un ragionamento sia in termini di invecchiamento della popolazione che in termini di investimento sui giovani. Un ragionamento che deve rivoluzionare il mondo del lavoro rendendolo più attrattivo, più sicuro e veramente più produttivo. Lo si può fare adottando una nuova politica del lavoro che tenga anche conto della vita quotidiana di ciascuna persona: la famiglia di oggi è diversa da quella di ieri, lavorano entrambi i genitori, è necessario che lavorino entrambi per pagare le varie spese, che vanno dai mutui alle bollette e ad altri consumi giornalieri. Gli stipendi sono gli stessi mentre i costi sono aumentati. Pochi se non praticamente assenti i servizi per le famiglie: anche qui siamo indietro anni luce rispetto al resto d’Europa. La Uil Veneto è convinta che creare condizioni armoniose in azienda possa aumentare la produttività creando serenità e soddisfazione nei lavoratori: anche a livello nazionale le categorie stanno lavorando per strutturare una situazione del genere che prevede un orario ridotto in azienda».