Gara del gas, la Guardia di finanza visita Palazzo Rosso

Gara del gas, la Guardia di finanza visita Palazzo Rosso

 

Le Fiamme Gialle a Palazzo Rosso. Ma non si tratta di un gioco di colori. Ieri la Guardia di finanza ha visitato gli uffici del Comune di Belluno. Scopo della visita? Acquisire la documentazione relativa alla Gara del gas.

La vicenda è nota. Lo scorso 29 maggio la stazione appaltante (che poi è lo stesso Comune di Belluno) ha aggiudicato ad Italgas la distribuzione del gas naturale in Provincia di Belluno. Scatenando le ire di 42 sindaci bellunesi, che hanno deciso di ricorrere al Tar, capeggiati dal primo cittadino di Feltre, Paolo Perenzin.

Il casus belli è il valore attribuito alle reti che saranno vendute dall’attuale proprietario, Bim Infrastrutture. Il valore messo a bando era di 61 milioni di euro. Cifra fissata nel 2015 da Bim infrastrutture secondo il prezzario della Camera di commercio di Treviso e confermata un anno dopo, infine approvata da Arera (l’Autorità per l’energia e il gas) e deliberata a suo tempo da tutti i consigli comunali. Ora, però, secondo i sindaci le reti valgono almeno 75 milioni, seguendo il prezzario della Provincia di Trento. Una differenza notevole, che ha portato lo scorso 22 novembre l’assemblea dei primi cittadini a chiedere dapprima alla stazione appaltante (il Comune di Belluno) di sospendere il tutto per fare un approfondimento tecnico, arrivando poi, il 19 dicembre, a ritirarne la delega. Tutto inutile: la gara ormai era giunta quasi a conclusione e l’operazione non è servita.

Ora si muove la procura di Belluno, che ha deciso di vederci chiaro, dopo le notizie apparse sulla stampa in questi mesi. Attenzione però: al momento non ci sono ipotesi di reato, né indagati. «Siamo nella fase dell’acquisizione preventiva degli atti – puntualizza il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro – che non è un’inchiesta. Ho accompagnato personalmente i finanzieri dalla responsabile degli atti di gara, la dottoressa Florida (il responsabile unico dell’intero procedimento, ndr), che entro un paio di giorni dovrebbe consegnare tutto il materiale richiesto». I militari hanno acquisito documenti anche a Feltre e nella sede di Bim Infrastrutture.

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