Galleria “Pala rossa”, definito il progetto esecutivo: apertura nel 2025

Galleria “Pala rossa”, definito il progetto esecutivo: apertura nel 2025

Un esempio di “buona politica”, come ribadito da tutti coloro che si sono alternati al microfono. Un progetto nato grazie all’impegno “di tutti, senza colore partitico”. Presentato ieri mattina a Lamon il protocollo d’intesa per la realizzazione della galleria “Pala Rossa”, lungo l’ex Sr 50 del Passo Rolle (ora, dopo la riclassificazione del 2020, diventata Statale), a firma di Regione Veneto, Provincia di Belluno, Provincia autonoma di Trento, Anas e Veneto Strade.

Un’opera attesa da anni, necessaria per mettere in sicurezza un tratto di strada (quella che collega il Feltrino al Primiero) stretto e pericoloso ma fondamentale per l’economia di due territori. Il progetto esecutivo è stato illustrato dal direttore di Veneto Strade, Silvano Vernizzi. Il tunnel sarà lungo 950,24 metri, dei quali 103 in galleria artificiale. Costerà 25 milioni di euro. Finanziati in parti quasi uguali: nove milioni a carico della Provincia autonoma di Trento, otto a testa da parte di Anas e del Fondo per i Comuni di confine. E così soldi nati per ridurre le disparità nei territori confinanti con le ricche Province autonome di Trento e Bolzano questa volta aiuteranno anche un lembo di Trentino.

Giusto così, indubbiamente: l’ex Sr 50 è un’arteria strategica e va messa in sicurezza. Ma il fatto che il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, ribadisca il concetto più volte, davanti ad una platea di amministratori in gran parte trentini, dimostra come a Trento e dintorni il tema se mantenere o no il meccanismo di solidarietà sia più che mai attuale. «Questa galleria è un’opera veneta – le sue parole – ma importante anche per il Trentino, per l’accesso ai servizi sanitari e lo sviluppo turistico del Primiero, per il collegamento con la Valsugana. E’ un esempio di utilizzo corretto dei Fondi di confine, ovvero risorse utili a entrambi».

Di “buona politica” parla anche il vicepresidente della Regione Veneto, Elisa De Berti, che ha seguito da vicino tutto l’iter dell’opera. «Questo è ciò che vogliono i cittadini: una politica non partitica che risolva i loro problemi quotidiani. In questo caso il lavoro di squadra è stato fondamentale. Anche per quanto riguarda la collaborazione offerta da Anas, salita sul treno in corsa dopo la riclassificazione della strada nel 2020».

«Ho avuto modo, anche recentemente – le parole del presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin – di toccare con mano le difficoltà della viabilità in questo punto del nostro territorio. Quello per la galleria “Pala rossa” è stato un iter difficile, ma ce l’abbiamo fatta, grazie alla preziosa collaborazione di tutti». Padrin poi getta o sguardo in avanti. «Finora ci siamo concentrati sulle infrastrutture della parte alta della provincia, ma i progetti e le idee sono tanti anche per il Feltrino, che è strategico per connettere la nostra provincia alla Pedemontana veneta e di conseguenza all’hub di Verona».

Più attenzione per il Feltrino la chiede Dario Bond, direttamente a De Berti: «Io dico alla Regione, “Non abbandonateci”. Questo territorio, così importante, al momento è tagliato fuori dalle grandi direttrici infrastrutturali. Serve un piano di rilancio per risolvere l’isolamento». Coinvolgendo anche il governo: «In tempi abbastanza brevi avremo un segnale anche da parte governativa. Di questo ho parlato lungamente con il ministro Franco. Serve un collegamento con la Pedemontana. E’ una priorità assoluta. Se falliremo su questo falliremo tutti, senza distinzione di colore politico. E di questo i cittadini ci chiederebbero conto».

 Quanto servirà per vedere realizzata la nuova galleria? I tempi li detta ancora Vernizzi. «Entro fine aprile il progetto esecutivo dovrebbe essere validato dai vari enti – spiega -. Poi sarà emanato il bando di gara europeo, che verrà aggiudicato indicativamente entro novembre. E non appena il clima ce lo permetterà (l’ipotesi è per la primavera del prossimo anno) cominceremo i lavori». Che dureranno esattamente 480 giorni. Per l’estate del 2025, quindi, la gallerai “Pala Rossa” potrebbe essere aperta al pubblico. E poi? «bisognerà concentrarsi sulla ciclabile», chiosa il sindaco di Sovramonte, Federico Dalla Torre.

© Copyright – I testi pubblicati dalla redazione su newsinquota.it, ove non indicato diversamente, sono di proprietà della redazione del giornale e non è consentita in alcun modo la ripubblicazione e ridistribuzione se non autorizzata dal Direttore Responsabile.

TAG
CONDIVIDI
Articoli correlati
© 2023 NIQ Multimedia s.r.l.s. – C.F. e P.IVA: 01233140258
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Belluno n. 4/2019
Web Agency: A3 Soluzioni Informatiche
Made by: Larin
News In Quota
Torna in alto