Galleria chiusa, 200 milioni di euro di danni

Galleria chiusa, 200 milioni di euro di danni

La galleria del Comelico torna alla ribalta della cronaca. Non tanto per la chiusura, che ormai è scontata. Neanche per le soluzioni alternative, visto che sul tavolo ci sono sempre le stesse, da giocarsi nel braccio di ferro tra Anas e territorio. Adesso c’è una cifra: oltre 200 milioni di euro. A tanto ammonterebbe il danno economico nei confronti di cittadini e imprese, stando alle ultime analisi della Camera di Commercio. Milione più, milione meno, i 745 giorni di chiusura stimati da Anas (o 535 nel caso di interdizione totale del traffico, anziché con finestre di apertura a senso unico alternato) provocheranno un vero e proprio disastro. Tanto che sindacati, associazioni di categoria e gruppi territoriali hanno messo nero su bianco tutto il disagio della vallata.

«Una chiusura totale o parziale della galleria Comelico pregiudica irreparabilmente la già fragile e precaria economia locale, esclude il Comelico dai corridoi turistici italiani ed esteri e lede il diritto all’efficiente assistenza sanitaria e alla salute di residenti e ospiti, pregiudicando in taluni casi il diritto alla vita» scrivono l’Associazione Comelico Nuovo, il Comitato Galleria Comelico Bis, l’Union Ladina dal Comelgo, Appia Cna, Confartigianato Belluno, Confindustria Belluno Dolomiti, Confcommercio Belluno, Coldiretti Belluno, Confagricoltura Belluno -Treviso, Cgil, Cisl e Uil. «Sulla base dei dati ufficiali messi a disposizione dalla Camera di Commercio nel mese di dicembre 2021 e stimando un decremento medio del Pil locale in caso di chiusura della galleria Comelico del 40% all’anno per quattro anni consecutivi, il danno subito dalla popolazione e dalle attività produttive locali supererà i 200 milioni di euro».

Se queste sono le premesse, le richieste del mondo economico e sindacale sono conseguenti. E anticipate da un pensiero: «La chiusura della Galleria Comelico così come programmata dall’Anas non è una opzione accettabile».

«Si ritiene che i lavori di manutenzione della galleria debbano essere posticipati fino a quando non sarà agibile in piena sicurezza e senza soluzione di continuità fisica e temporale una via da e per il Comelico diversa dalla proposta del Passo di Sant’Antonio, anche recuperando la vecchia sede della statale carnica» scrivono associazioni di categoria e sindacati. «È necessario redigere e sottoscrivere un protocollo di intesa tra Anas e amministrazioni locali finalizzato alla realizzazione di una strada di servizio alla galleria Comelico in destra orografica del fiume Piave, in grado di supplire anche in futuro a eventuali e ulteriori chiusure del tunnel e di essere in futuro collegata con tunnel trasversali alla galleria come seconda canna a cielo aperto, per l’adeguamento della Statale 52 agli standard E-road network».

© Copyright – I testi pubblicati dalla redazione su newsinquota.it, ove non indicato diversamente, sono di proprietà della redazione del giornale e non è consentita in alcun modo la ripubblicazione e ridistribuzione se non autorizzata dal Direttore Responsabile.

TAG
CONDIVIDI
Articoli correlati
© 2023 NIQ Multimedia s.r.l.s. – C.F. e P.IVA: 01233140258
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Belluno n. 4/2019
Web Agency: A3 Soluzioni Informatiche
Made by: Larin
News In Quota
Torna in alto