Le ripercussioni della monocultura del turismo secondo Michil Costa: albergatore esuberante ed entusiasta, uomo di cultura, ambientalista e visionario, invoca un nuovo senso del fare turismo, contro l’industrializzazione dell’economia turistica e a favore di una cultura dell’ospitalità basata sui solidi valori del bene comune, della sostenibilità e dell’umanità.
Si parlerà di questi temi, ma anche delle possibili analogie e differenze tra il turismo dell’Alto Adige e quello Bellunese, in un incontro organizzato dalla famiglia De Cia, previsto Alla Stanga di Sedico per martedì 17 gennaio alle ore 18. Nell’occasione, verrà presentato il libro “FuTurismo. Un accorato appello contro la monocultura turistica (edizioni Raetia). L’autore Michil Costa (che un anno fa aveva provocatoriamente lanciato l’idea di ridurre i flussi turistici sulle Dolomiti – «Troppa gente sulle Dolomiti», per il “re” degli alberghi altoatesini il riconoscimento Unesco fu un «errore») dialogherà con il giornalista Claudio Fontanive e con il pubblico presente. L’ingresso è libero. Al termine verrà offerto a tutti i presenti un piccolo rinfresco.
Nel corso del pomeriggio stesso, Michil Costa sarà a Taibon Agordino (Belluno) per una visita alla nota azienda Pramaor che crea gli occhiali marchiati Blackfin in una sede moderna e funzionale, perfettamente collocata nell’ambiente montano.