Tornano sabato (21 ottobre) i “fuochi dell’autonomia” proposti dal movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti: l’appuntamento, giunto ormai alla sua dodicesima edizione, intende mantenere viva l’attenzione di cittadini e politica sul tema dell’autonomia provinciale.
«Qualcosa sembra muoversi a Roma, ma è un processo troppo lento per le necessità di un territorio che senza una vera autonomia è destinato a un’agonia segnata da spopolamento, insufficienza dei servizi e problemi idrogeologici – evidenzia il presidente Andrea Bona -. Le resistenze che si registrano da parte di alcune realtà del Sud e da rappresentanti di categorie economiche non possono rallentare quello che è un preciso volere democratico espresso ormai sei anni fa».
A proposito di democrazia, il Bard ha letto con soddisfazione e ottimismo le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, pronunciate nei giorni scorsi all’assemblea dell’Unione delle Province Italiane: «Il messaggio lanciato è stato chiaro, parlando di “partecipazione democratica” nelle province e di “una crescita delle potenzialità di tutti i territori, anche di quelli delle aree interne, delle zone montane, dei piccoli centri”: la strada segnata è quella di un ritorno alle urne per l’elezione del presidente e del consiglio provinciale. Ci auguriamo che le parole del presidente vengano recepite in Parlamento e che si possa arrivare al voto già nel prossimo anno, anche se i tempi sono davvero stretti».
Proprio per rilanciare le riflessioni su questi temi, quindi, il movimento ha deciso di riproporre anche per il 2023 i tradizionali fuochi dell’autonomia; tutti possono partecipare, anche semplicemente accendendo una candela sul davanzale di casa. Per tutte le informazioni organizzative e per la partecipazione ai fuochi, si può contattare il movimento attraverso la pagina Facebook del Bard o i suoi presidenti di vallata (tutti i contatti sul sito regionedolomiti.it).