Fontane di Nogarè: la sensibilità ambientale degli alunni di Quartier Cadore

Fontane di Nogarè: la sensibilità ambientale degli alunni di Quartier Cadore

Conoscenza e tutela dell’ambiente montano, scoperta e osservazione del territorio: è l’approfondimento più richiesto al progetto ‘Montagna amica e sicura’ che alcune sezioni Cai bellunesi portano avanti per le scuole interessate. Certo non mancano mai gli argomenti principali, la preparazione dell’escursione come prevenzione agli infortuni e primo soccorso in caso di difficoltà. 

Una particolare reazione positiva l’ha avuta la classe 3B della primaria di Quartier Cadore a Belluno che per la vicinanza al Piave ha stimolato la mini-escursione alle Fontane di Nogarè. Insieme a Giacomo Cesca e Loredana Stiletto (Cai Longarone e Cai Alpago) e le insegnanti della classe, con copia della piantina topografica alla mano, i bimbi hanno capito come orientarsi, individuando il Piave e la zona delle risorgive, curiosi di ascoltare le informazioni naturalistiche su acqua, vegetazione e fauna e sul significato di biotopo. Ma è stata colta anche la preziosa occasione di capire il significato di tutela ambientale che per le Fontane di Nogarè sarebbe auspicabile, alla luce del degrado che purtroppo le caratterizza. 

Da qui, l’idea di scrivere una letterina al sindaco. 

«Buongiorno gentile sindaco, siamo i bambini di classe 3B della scuola primaria di Quartier Cadore e avremmo una richiesta da farle. Il 12 aprile siamo andati in passeggiata al fiume Piave insieme agli esperti del Cai, precisamente alle Fontane di Nogarè, che si trovano vicino alla nostra scuola. Durante l’escursione abbiamo visto cose molto interessanti, tra cui impronte di cervo, di cavallo, uova di rana, ragni mimetici, cartelli di divieto di pesca, un capriolo, pesci veloci, un formicaio all’interno di un ceppo e una casa da lavoro diroccata dove c’erano delle formiche rosse. Abbiamo notato anche aspetti che ci hanno fatto riflettere: cassette, reti di plastica, vecchie corde, bottiglie di vetro e tanti rifiuti. Il percorso era pericoloso perché c’erano alberi caduti che bloccavano la strada, i ponti erano pericolanti e in rovina. Ci piacerebbe sistemare il percorso che porta alle Fontane e abbiamo pensato a possibili miglioramenti: aggiungere e aggiustare i ponti di legno lungo il cammino, aggiustare le panchina, aggiungere segnali di attenzione e di cura, recinzioni e protezioni, tagliare gli alberi caduti in mezzo al sentiero e piantarne di nuovi. Speriamo che la nostra richiesta venga accolta». 

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