Dopo una settimana di ricerche, si spengono le speranze per Nicola Spagnolo, il 26enne di Scorzè residente a Feltre. Il suo corpo è stato ritrovato sul Lagorai (in Trentino), in un crinale di Cima Cece, attorno a quota 2.500 metri. Sono stati alcuni famigliari del giovane a ritrovarlo: erano saliti in quota in mattinata per collaborare alle ricerche, dopo che in una settimana non avevano avuto alcun esito. Tutta da ricostruire la dinamica dell’incidente costato la vita al 26enne. Probabile che sia scivolato e caduto per diversi metri, fino a fermarsi dove è stato ritrovato. Una caduta fatale.
Spagnolo, noto nel Bellunese per la sua attività di fisioterapista (con studio a Sedico), era scomparso il 22 ottobre scorso. Uscito per un’escursione nel gruppo del Lagorai, non aveva più fatto rientro. Le ricerche sono andate avanti per giorni, senza tracce, coinvolgendo diverse squadre del Soccorso alpino, della guardia di finanza e dei vigili del fuoco.
Gli unici due indizi erano l’auto del giovane, parcheggiata al rifugio Refavaie, e il suo zaino, lasciato al bivacco “Paolo e Nicola”, in zona forcella di Valmaggiore, insieme a un biglietto nel quale il 26enne spiegava di essere partito per Cima Cece con l’intenzione di tornare per la notte.
Nella settimana di ricerche sono stati utilizzati anche cani molecolari e droni per il sorvolo dall’alto delle valli più impervie. Nessuna traccia, fino a ieri (29 ottobre). In tarda mattinata le ricerche si sono trasformate nell’azione di recupero della salma.