Dopo quasi un anno, si torna a circolare sul viadotto di Pontet, tra Sovramonte e il Primiero; una riapertura parziale, visto che potranno circolare solo i mezzi che dal Trentino devono raggiungere il Bellunese (mentre chi fa il percorso inverso continuerà ancora per qualche mese a percorrere l’attuale strada alternativa), ma comunque una boccata di ossigeno vitale per il turismo – che nel Primiero fa segnare un milione di presenze annue – e per le comunità di confine.
Ieri mattina la cerimonia di riapertura alla presenza della vicepresidente della Regione Veneto e assessore regionale alle infrastrutture Elisa De Berti, del direttore di Veneto Strade Silvano Vernizzi e dei sindaci dei comuni che gravitano intorno al viadotto. L’intervento è durato circa un anno, ha interessato tutti i 200 metri della struttura con un impiego di 1150 quintali di acciaio e oltre 90 quintali di bulloni: un’opera di messa in sicurezza decisamente impegnativa, come ha sottolineato la stessa De Berti.
La riapertura completa del viadotto si avrà entro ottobre, termine fissato per la consegna dei lavori; intanto, però, ci si sta già muovendo per dare il via all’altro cantiere che dovrebbe risolvere i grandi problemi di traffico tra Sovramonte, Lamon e il Primiero: la galleria Pala Rossa – 25 milioni di costo totale – potrebbe infatti vedere la posa della prima pietra già in autunno.