È la giornata mondiale dell’acqua. E gli sprechi sono tra i più alti d’Italia

È la giornata mondiale dell’acqua. E gli sprechi sono tra i più alti d’Italia

Oggi (sabato 22 marzo) è la Giornata mondiale dell’acqua. Ma c’è poco da festeggiare. Belluno infatti è la prima provincia del Veneto per spreco della risorsa idrica. Un triste primato su cui Sib (la nuova società nata dalla fusione di Bim Gsp e Bim Infrastrutture) sta lavorando, per migliorare le condizioni della rete idrica.

LE PERDITE

In base agli ultimi dati Istat (anno 2022), la dispersione idrica raggiunge il 42,4% nel territorio complessivo italiano. In alcune aree del Paese (soprattutto Sud e Isole) si disperde più della metà dei volumi d’acqua immessi in rete. Spicca in negativo la Basilicata dove va disperso il 65,5%, segue a breve distanza l’Abruzzo (62,5% di acqua dispersa) mentre la Valle d’Aosta si ferma sotto il 30% (ma peggiora comunque il dato rispetto al 2020). Fra i capoluoghi di provincia molto negativo il dato di Potenza, dove la dispersione idrica supera il 70%.

In Veneto la dispersione idrica più alta si registra a Belluno (64,2%, quindi oltre 20 punti percentuali peggio del dato nazionale), mentre il valore più basso è registrato a Treviso (18,4%).

LE TARIFFE

Se il dato delle perdite è grave, i bellunesi possono stare contenti per le tariffe. Infatti, sono tra i veneti che pagano meno l’acqua. Lo dice l’ultimo report di CittadinanzAttiva, che ha preso in esame le tariffe per il servizio idrico integrato applicate in tutti i capoluoghi di provincia italiani nel 2024 in riferimento ad una famiglia tipo composta da 3 persone un consumo annuo di 182 metri cubi.

Si attesta a 459 euro la spesa media sostenuta dalle famiglie venete nel 2024 per la bolletta idrica, in aumento del 5,5% rispetto al 2023. A Belluno però si ferma a 416 euro, in calo del 3% rispetto al 2023.

A livello nazionale la spesa media è di 500 euro a famiglia, la regione in cui si spende meno è il Molise (234 euro, dato invariato rispetto all’anno precedente). Al contrario, la regione con la spesa più elevata risulta essere la Toscana (748 euro) dove rispetto all’anno precedente si registra un aumento medio del 2,3%. L’incremento più consistente rispetto al 2023 interessa l’Emilia Romagna (+8,8%) e l’Abruzzo (+8,5%). 

Frosinone resta in testa alla classifica delle province più care con una spesa media annuale di 917 euro (+5,7%) mentre Milano conquista anche nel 2024 la palma di capoluogo più economico con 185 euro. Fra i capoluoghi di provincia, aumenti a due cifre percentuali per Salerno (+16,1%), Novara e Verbania (+12,9%), Rovigo (+11,1%). A Latina si registra un decremento di ben il 37%. 

A livello veneto, si paga 547 euro a Rovigo e 389 euro a Venezia. Belluno, come detto, paga meno di Padova, Rovigo, Treviso e Vicenza. Solo Verona (415 euro) e Venezia spendono meno.

© Copyright – I testi pubblicati dalla redazione su newsinquota.it, ove non indicato diversamente, sono di proprietà della redazione del giornale e non è consentita in alcun modo la ripubblicazione e ridistribuzione se non autorizzata dal Direttore Responsabile.

TAG
CONDIVIDI
Articoli correlati
© 2023 NIQ Multimedia s.r.l.s. – C.F. e P.IVA: 01233140258
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Belluno n. 4/2019
Web Agency: A3 Soluzioni Informatiche
Made by: Larin
Torna in alto