Un’amicizia che dura da oltre sessant’anni. È quella tra Longarone e Tavarnelle Val di Pesa, paese in provincia di Firenze. E rinsaldata nei giorni scorsi con una gita scolastica sui luoghi del Vajont.
L’amicizia è nata all’indomani del disastro del 9 ottobre 1963, proprio come una gita dei bambini di Morrocco, frazioncina di campagna di Tavarnelle, in cui era attiva una scuola elementare. La maestra di quei giovanissimi studenti, Anna Cetica, decise di accompagnarli in viaggio a Longarone, nella primavera del 1964, grazie anche al supporto dell’allora direttrice Lea Verdi. Ne scaturì un legame profondo, che neanche il passare del tempo fu in grado di scalfire. Anche perché dopo la gita, i ragazzini di Tavarnelle cominciarono a scrivere lettere ai loro coetanei di Longarone in cui raccontavano come passavano le loro giornate e l’ansia di potersi rivedere di persona.
«Un legame profondo che negli anni non è mai venuto meno. Un’amicizia epistolare dal sapore romantico, ma anche estremamente importante per Longarone e per i ragazzi di allora, superstiti e sopravvissuti, vivi ma perlopiù privati di tutto, a cominciare dagli affetti personali» spiega il sindaco di Longarone, Roberto Padrin. «Da allora, il collegamento con gli amici di Tavarnelle è sempre stato coltivato, e ne è nato anche un dvd – “La valigia dei baci” – che racconta questa bella storia di solidarietà. E nei giorni scorsi abbiamo ricevuto due classi della scuola media di Barberino Tavarnelle, venute in gita con i loro docenti e con Grazia e Giuliana, due delle bambine di Tavernelle all’epoca del Vajont. E sono stati ricevuti in municipio anche con il sindaco di Barberino Tavarnelle David Baroncelli e la sua vice».

I ragazzi sono stati a Longarone per due giorni. Hanno visitato i luoghi del Vajont, la diga, il museo “Attimi di storia” con la voce narrante di Sonia Bortoluzzi, il cimitero monumentale di Fortogna. All’interno di un progetto scolastico, hanno lavorato con i “colleghi” dell’istituto comprensivo di Longarone sul tema della memoria. Poi sono stati accolti in municipio dal sindaco, insieme alle consigliere Piera Del Vesco (delegata ai patti d’amicizia) e Marika Sacchet (delegata all’istruzione), e agli assessori Elena De Bona, Erica Cornella; presente anche il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Longarone Antonio Bellavia. I ragazzi hanno potuto ascoltare le testimonianze di Mario De Bon e Gastone Amadio, due dei bambini sopravvissuti al 9 ottobre, che negli anni Sessanta, dopo il disastro del Vajont, cominciarono il rapporto epistolare tra Longarone e Tavarnelle.
«Sono state due giornate di viaggio scolastico particolarmente intense per i ragazzi e anche per la comunità longaronese» afferma la consigliera Del Vesco. «Questa amicizia cresciuta nel tempo nonostante le distanze fisiche è ancora viva e abbiamo percepito distintamente la volontà di trasmetterla ai giovani delle due comunità per tener viva la memoria del Vajont, per non dimenticare mai».