Un anno, il signor Inverno decise di non lasciare il suo posto alla signorina Primavera.
Voleva rimanere sulla Terra a ogni costo, per sempre. E, per riuscirci, chiamò uno dei suoi aiutanti: il vecchio Gelo.
«Gelo – gli disse – quando la Primavera cercherà di uscire dalla porta di casa sua, ricoprila di ghiaccio e di neve».
Il Gelo obbedì, e la Primavera, che aveva una terribile paura del ghiaccio, rimase intrappolata in casa.
Sulla Terra continuò a nevicare e le piante rimasero addormentate, mentre gli animali del bosco erano affamati e infreddoliti: così decisero di riunirsi per decidere sul da farsi.
«Andrò a chiedere aiuto al Sole – disse la rondine -. Lui può sciogliere il ghiaccio e liberare la Primavera».
La rondine coraggiosa partì per la sua missione e raggiunse il sole sopra le nuvole.
«Vorrei tanto aiutarvi, ma non posso – disse il Sole -. Soltanto la Primavera, con i suoi poteri, può farmi scaldare la Terra. Però c’è una cosa che posso fare per voi: portami dei semi e io donerò loro il mio calore. Quando li pianterete, riusciranno a sciogliere il ghiaccio e a liberare la Primavera».
La rondine tornò sulla Terra e, insieme agli altri animali, trovò una manciata di semi. Li portò al Sole che, illuminandoli con i suoi raggi, li infuse del suo potere. «Ecco – disse, restituendo i semi alla rondine -. Adesso vai e piantali nel ghiaccio». L’uccello si tuffò in volo leggero e raggiunse la casa della Primavera: era completamente coperta di ghiaccio.
Così, lasciò cadere i semi, proprio come le aveva suggerito il Sole, poi tornò dentro il suo nido.
Dopo qualche giorno, gli animali andarono a controllare cos’era successo.
Erano tutti curiosi: da quei semi erano sbocciati dei bellissimi fiori gialli, che avevano affondato le loro radici nel ghiaccio, rompendolo. Grazie a loro la Primavera poté uscire di casa e ordinò al Sole di scaldare la Terra. Era il principio della bella stagione; era primavera.
Da quel giorno, ogni anno, le primule (si chiamavano così quei piccoli e coraggiosi fiori) sbocciano alla fine dell’inverno, per annunciare l’arrivo della bella stagione.
Alla prossima!