«Per far fronte alle incertezze del momento, alla vigilia delle fasi di semina di alcune importantissime colture, è fondamentale che la Commissione Europea riconosca anche per il 2024 la deroga sugli obblighi di rotazione e di mantenimento di elementi non produttivi sulle superfici di seminativi». La presa di posizione è di Gianantonio Da Re, europarlamentare della Lega e membro del gruppo Identità e Democrazia: «L’agricoltura affronta ancora oggi i contraccolpi di mercato della guerra in Ucraina e, più recentemente, gli effetti di eventi climatici estremi che hanno compromesso gran parte del raccolto di quest’anno sul grano, vite, pomodoro e frutta – ha spiegato – . Il settore ha la necessità di consolidare la produzione, anche per poter meglio stabilizzare i prezzi di mercato».
La Pac (Politica Agricola Comune) è uno strumento di programmazione dall’iter e dal negoziato molto lunghi: il prossimo anno in Europa si parlerà già della prossima Pac 2027. «Le norme della condizionalità rafforzata che affrontiamo oggi sono state pensate anni fa – ha concluso Da Re – . Si parla di un tempo precedente alle tensioni internazionali di oggi e quindi di un mondo che non c’è più e per un settore che non pensava di dover affrontare quelle sfide che oggi ci impongono di difendere ancora di più il nostro potenziale produttivo».