Arriva il freddo, ripartono i contagi. Nell’ultima settimana sono praticamente raddoppiati i nuovi casi di Covid-19: da 57 si è arrivati a 123, con un conseguente tasso di incidenza settimanale di 61,6 casi su 100mila abitanti, superiore all’incidenza nazionale (51,9 su 100 mila abitanti). Lo confermano i dati del report settimanale curato dal dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 1.
La causa principale è il focolaio in ambito scolastico scoppiato a Longarone, con una trentina di casi tra alunni e professori e che ha imposto la chiusura per sette giorni dell’asilo e della scuola elementare di Castellavazzo. Un focolaio al momento sotto controllo, ma che ha alzato l’incidenza dei casi nei Comuni di Longarone e Ponte nelle Alpi, come si può osservare nella mappa che “colora” il territorio bellunese in base all’incidenza del virus.
Sono 18 i Comuni bellunesi che hanno registrato nuovi casi nella settimana compresa tra il 25 e il 31 ottobre. Di questi, 4 (Longarone, Ponte nelle Alpi, San Pietro di Cadore e Ospitale) registrano un’incidenza superiore ai 250 casi ogni 100mila abitanti.
«Appare evidente – spiega l’Ulss 1 – in continuità con quanto già segnalato in precedenti rapporti, un significativo impegno epidemico, prevalentemente giovanile, nel comune di Longarone, e nei comuni contermini di Ospitale e Ponte nelle Alpi, oltre che nel comune di San Pietro di Cadore. I due piccoli comuni del Cadore sono interessati da positività emergenti ordinaria di origine famialiare o amicale.
I Comune di Longarone e Ponte nelle Alpi, invece, vedono buona parte delle positività emergenti collegate al contesto scolastico o a paralleli contesti sportivi. Si tratta per buona parte di soggetti già presi in carico nell’ambito delle disposizioni contumaciali scolastiche che hanno maturato la positività al Sars Cov 2 in occasione del primo o del secondo tampone di controllo. Attualmente Longarone vede 45 soggetti positivi isolati e 122 soggetti quarantenati (contatti di caso) . Il comune di Ponte nelle Alpi 21 positivi isolati e 37 soggetti in quarantena».
E, sempre a causa del focolaio longaronese, schizza all’insù il numero di casi positivi tra i giovanissimi. Sono 44 quelli registrati in sette giorni nella fascia di età 0-14 anni. Alto anche il numero di casi (38) tra la popolazione compresa tra 45 e 64 anni: la più esposta, in questo periodo, ai pericoli del virus.
Buone notizie dagli ospedali. Sono 4 i bellunesi ricoverati al “San Martino” di Belluno. Hanno 68, 70, 84 e 87 anni. Non ci sono bellunesi in terapia intensiva.
E mentre calano le vaccinazioni, crescono i tamponi per il green pass: nell’ultima settimana ne sono stati fatti sempre più di 400 al giorno (con il picco di 661 tamponi registrato il 25 ottobre). Infine, sono 103 i bellunesi trattati con anticorpi monoclonali: 7 negli ultimi sette giorni.