Se un bellunese sale in treno e ha cinque ore a disposizione, dove può arrivare? La risposta è: dipende. Sembra un puro e semplice esercizio di stile. In realtà, rivela a fondo la situazione infrastrutturale del territorio e la dotazione di servizi. Ci ha provato Chronotrains.com, un simpatico portale che mette a confronto i collegamenti ferroviari di tutte le stazioni d’Europa. E calcola fin dove ci si può spingere in una, due, tre, quattro e cinque ore di viaggio, partendo da un punto preciso. Un gioco allegro che nell’ultimo scorcio di vacanza consente di misurare quanta strada deve fare il Bellunese (e anche perché spingere sulla ferrovia, oggi come oggi, senza costruire parallelamente una mobilità su gomma, rischia di essere controproducente).
BELLUNO E PONTE VINCONO
La parte bassa della provincia è avvantaggiata. Non serve essere Einstein per capirlo: minori le distanze rispetto alla pianura. Ma da Calalzo a Ponte nelle Alpi ci sono poco più di 35 chilometri di binario, solo che il treno per coprirli ci impiega un’ora.
Da Belluno allora ci vogliono due ore per arrivare a Venezia, mentre “spendendo” tutte e 5 le ore previste da Chronotrains si può arrivare al massimo a Milano e Firenze, o a Klagenfurt in Austria. Stesso discorso per Ponte nelle Alpi.
LA MONTAGNA FA POCA STRADA
Da Calalzo il campo si restringe assai. Ci vuole un’ora intera per raggiungere Belluno e l’Alpago. Tre ore per Venezia, quattro per Verona, cinque per Bologna. Ovviamente, vale anche al contrario, ovvero per chi da Venezia, Verona o Bologna volesse raggiungere il Cadore in treno. Se i tempi di percorrenza sono questi, il turismo su ferrovia ha ben poche chance di riuscita.
…MA I VICINI AUTONOMI…
E non si dica che è colpa della montagna. Da Trento in tre ore si raggiunge Firenze. In cinque ore si arriva a Monaco di Baviera, Salisburgo, Genova, Roma, perfino a Sestriere. Da Bolzano in cinque ore si può andare tanto a Roma quanto nel cuore della Germania. In questo caso il treno è un mezzo concorrenziale rispetto all’auto, anche per il turismo. E intanto avanza la costruzione del tunnel di base del Brennero, che ridurrà ulteriormente le distanze (e i tempi di percorrenza) del Trentino-Alto Adige. Fine lavori prevista nel 2032. Chissà nel frattempo cosa sarà successo ai binari bellunesi…
foto d’archivio (da Trenibelluno.it)