«Adesso basta!»: questo il grido lanciato da CGIL e UIL contro la Legge di Bilancio proposta dal Governo, una finanziaria contro la quale i due sindacati scenderanno in piazza anche a Belluno venerdì 24 novembre, in occasione dello sciopero nazionale. Appuntamento alle 10.30 alla sede della UIL Belluno (in Via De Min, vicino alla stazione ferroviaria) per i primi discorsi, poi corteo lungo Via Internati e Deportati; giù lungo Viale Fantuzzi, con tappa alla sede della CGIL, per poi tornare ancora alla sede UIL.
Un “basta” lanciato dai due sindacati contro le politiche del governo nazionale, accusato di aver trascurato nella Legge di Bilancio i temi del lavoro e salariali, di aver colpito con tagli lineari comuni e regioni che porteranno a riduzioni dei servizi e aumenti delle tasse, di aver sottovalutato – quando non dimenticato – le esigenze delle famiglie e del comparto sanitario.
Grande attenzione poi al tema delle pensioni, sia per chi già ne gode sia per chi ancora lavora; focus poi su “Opzione Donna”, per i sindacati ora completamente snaturata rispetto al suo spirito.
Dopo lo sciopero del settore pubblico della scorsa settimana, quindi, venerdì tocca al privato: «Non organizziamo mai scioperi se non è più che necessario, e a dirlo parlano i dati: – evidenza Denise Casanova segretaria generale della CGIL di Belluno – siamo passati dall’1,5% di ore di sciopero ogni mille ore di lavoro del 2005 allo 0,3% di oggi. In questo caso, riteniamo sia indispensabile lanciare un messaggio forte, e mi auguro che siano tanti i lavoratori che venerdì aderiranno a questo sciopero».
«Ci sono una miriade di motivazioni per fare questo sciopero, – chiosa la coordinatrice di UIL Belluno Sonia Bridda – e credo e spero che la popolazione sarà con noi in piazza venerdì mattina».
