La Provincia tornerà al voto a febbraio. Domenica 11 si voterà per il rinnovo del consiglio. La notizia è uscita ieri (28 novembre) dalla seduta consiliare, convocata per approvare la settima variazione del bilancio previsionale 2023-2025.
Il presidente Padrin ha annunciato la giornata delle urne a cui saranno chiamati consiglieri comunali e sindaci. Così vuole la legge Delrio, che ha trasformato le Province in enti di secondo grado, quindi non eletti direttamente dai cittadini.
Sarà una tornata elettorale di transizione. Perché andrà al voto solo il consiglio. E anche perché a giugno potrebbe servire un’altra vota il voto, visto che molti consiglieri potrebbero non essere più in carica. Il 9 giugno infatti si voterà in ben 31 Comuni bellunesi e la condizione base per essere consigliere provinciale è avere una carica attiva da sindaco o da consigliere comunale.
A giugno andranno al voto i Comuni i Agordo, Alleghe, Arsiè, Borgo Valbelluna, Calalzo, Chies, Cibiana, Comelico Superiore, Danta, Domegge, La Valle, Limana, Livinallongo, Longarone, Lorenzago, Ospitale, Pedavena, Perarolo, Ponte nelle Alpi, Rocca Pietore, San Nicolò Comelico, San Pietro di Cadore, San Tomaso, San Vito, Santa Giustina, Santo Stefano, Sedico, Seren del Grappa, Taibon, Vallada e il nuovo Comune di Setteville (nato dalla fusione tra Alano e Quero Vas).