Il movimento “Il Veneto che vogliamo” attacca Elena Donazzan. L’assessora regionale alle pari opportunità e all’istruzione è intervenuta a Radio24 per parlare di Cloe Bianco, la professoressa transgender che insegnava all’istituto di Agraria di San Donà di Piave e che si è tolta la vita pochi giorni fa: «Tutto ciò – spiegano – è avvenuto dopo che Cloe è stata messa alla gogna pubblica social proprio dall’assessora, che condivise la lettera di un genitore, scrivendo a corredo: “Traete da soli le vostre conclusioni”. Davvero basta questo per de-responsabilizzarsi? Troviamo vergognoso che chi governa questa Regione discrimini e aumenti le sofferenze di chi fatica già ad essere accettato».
E ancora: «Se il Presidente Zaia e l’assessora Donazzan bloccano ed eliminano sui loro social i commenti sulla tragedia di Cloe Bianco, ciò che non si cancella è invece il pensiero di intolleranza più volte espresso da Donazzan e dalla sua segretaria di partito Meloni. Riteniamo che Zaia debba, finalmente, prendere le distanze da queste affermazioni o anche il presidente avalla tutto ciò? Ancora una volta chiediamo le dimissioni dell’Assessora Donazzan, la quale continua a mettere in imbarazzo tutti i veneti e tutte le venete».