Alle pendici del monte Pelf, nel Gruppo della Schiara, sorge Casera Medassa, la cosiddetta Casa dell’Amicizia. Questo rifugio, semplice ed essenziale ma accogliente, è vivo del profumo dell’amicizia: ogni pietra, trave e infisso racconta la passione per la montagna che spinse, cinquant’anni fa, un gruppo di amici della Sezione del Cai a far risorgere un antico ricovero di pastori.
Una rinascita fatta a mano
La ricostruzione, durata otto mesi, vide l’impiego del recupero di pietre e travi dal vecchio ricovero, proseguendo con il trasporto a spalla di sabbia, cemento, tavole, travetti, lamiere per il tetto e altri elementi fondamentali per rinnovare la struttura. L’inaugurazione avvenne il 22 giugno 1975, segnando l’inizio di una nuova storia per Casera Medassa.
Commemorazione di un’impresa storica
Per celebrare questa pagina di storia montana, venerdì 20 giugno alle ore 20:30, l’auditorium della parrocchia di Cavarzano ospiterà una serata dedicata alla memoria dell’impresa. Durante l’incontro, testimonianze e docufilm: i testimoni della ricostruzione racconteranno l’impegno e la fatica svolta, integrando la narrazione con un docufilm realizzato da Stefano Reolon. L’evento renderà omaggio ai tre amici scomparsi in montagna – Piero Pavei, Paolo Fistarol “Poldo” e Renzo Dal Mas “Pece” – ai quali Casera Medassa è dedicata.
Interverrà l’allora presidente della Sezione Cai di Belluno, Gabriele Arrigoni, che ricorda l’epoca in cui è salita alla Medassa per elogiare la ricostruzione, mentre l’attuale presidente del Cai, Paolo Barp, consegnerà un adesivo commemorativo per segnare i 50 anni dell’impresa. La serata si concluderà con canti eseguiti dal Coro Cai di Belluno, diretto dalla maestra Elisa Isotton.