“Attenzione, rallentare: in questo paese i bambini giocano all’aperto”. Il messaggio, stampato su appositi cartelli, accoglie tutti gli automobilisti che arrivano a Vich, la ridente e storica frazione di Ponte nelle Alpi, porta d’accesso dal lago di Santa Croce ai Coi de Pera e al Nevegal.
Una bella comunità, in cui tutti si conoscono e dove resiste la volontà di far crescere i più piccoli come un tempo: nelle vie, cortili, prati e piazzette, evitando però i rischi per la loro incolumità.
L’idea dei cartelli stradali è di un gruppo di mamme del paese: in un incontro con l’amministrazione comunale, svoltosi negli spazi sociali dell’ex latteria, i genitori hanno lanciato la proposta che poi si è concretizzata. Ed è stato creato un logo.
I cartelli colorati, e realizzati appositamente da una ditta specializzata, sono stati posti agli ingressi del borgo. Perché gli automobilisti non sempre rispettano le regole, nonostante i limiti di velocità, i dossi e i controlli dei vigili. «Abbiamo ancora la fortuna – ha sottolineato l’assessora Marta Viel – di vivere in posti e paesi dove si gioca a palla, bandierina, stella, campanon. Ecco perché le mamme hanno voluto lanciare un promemoria a chi non è molto attento sulle strade. È anche un modo per fare comunità, per sottolineare che le nostre frazioni sono vive e ci sono bimbi che fortunatamente giocano assieme e senza cellulare».
L’amministrazione comunale lavora in sinergia con Veneto Strade e Anas per trovare soluzioni concrete al problema dell’alta velocità: «Di sicuro – prosegue Marta Viel – servono attenzione, controlli, video-sorveglianza, segnaletica appropriata, ma innanzitutto è questione di educazione alla guida e rispetto del codice stradale. Questa iniziativa vuole rendere più responsabili e consapevoli coloro che transitano con i mezzi nei nostri paesi. C’è poi da sottolineare che, con il nuovo piano urbanistico (PI), il comitato frazionale di Vich ha richiesto la realizzazione di un’apposita area verde ludico-ricreativa. Ciò non toglie che le vie, i cortili e le piazze rimangono luoghi simbolo per il gioco dei bimbi».