Carenza autisti, i sindacati puntano il dito sui turni

Carenza autisti, i sindacati puntano il dito sui turni

Agitazione nel mondo del trasporto pubblico. Gli autisti si scusano con gli utenti degli autobus. Motivo? Nei prossimi mesi potrebbero esserci alcuni disservizi, corse che saltano e altre difficoltà. Tutto a causa della protesta dei lavoratori di Dolomitibus annunciata dai sindacati di categoria.

«A quanto pare l’azienda non vuole proprio ascoltare i lavoratori e i loro rappresentanti. A quanto pare è più conveniente continuare a giustificarsi “non si trovano autisti” anziché tentare di risolvere realmente la situazione» premettono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal. «Da parte nostra non abbiamo mai sottovalutato il tema dell’emergenza nazionale rispetto alla difficoltà di trovare manodopera specializzata nel trasporto pubblico ma, con la stessa coerenza, abbiamo pensato che su questo territorio ci fossero molti margini di miglioramento per rendere appetibile questo lavoro. Abbiamo chiesto ripetutamente un confronto urgente sui turni, ormai invivibili, e ci è stato risposto che “ripristineremo la commissione turni”. Quando? Come? Con chi visto che i rappresentanti sindacali dei lavoratori non riescono nemmeno a partecipare alle riunioni, essendo precettati alla guida. Abbiamo chiesto di rivedere la contrattazione aziendale interna aggiornando quelle voci, legate alla retribuzione, ferme dal 2004. Ci è stato risposto, nell’ultimo incontro, con l’ennesima una tantum, legata per lo più ai provvedimenti governativi.. per quest’anno è così, poi si vedrà. Davvero questa azienda pensa che il personale possa vivere una tantum e poi si vedrà? Davvero si pensa che la contrattazione si possa limitare a un premio – quando riconosciuto – in forma di welfare? Abbiamo ribadito la necessità di un aumento strutturale della retribuzione, pur con step e cadenze diverse, per adeguarla al costo della vita. Ci è stato risposto che, per l’ennesima volta non ci sono le condizioni per aumenti strutturali. Ieri sera ci siamo confrontati con i lavoratori, in assemblea, e abbiamo ricevuto un chiaro mandato a proseguire nella protesta finché l’azienda non dimostrerà la reale volontà di discutere un miglioramento da subito e strutturale delle condizioni economiche e di vita dei lavoratori». 

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