Se tutto proseguirà senza intoppi, sarà completato entro l’autunno 2021 il recupero delle Scuole Gabelli. In perfetta tabella di marcia, quindi, nonostante le difficoltà create dalla pandemia. Il cantiere per la ristrutturazione delle storiche scuole bellunesi (avanzatissime per l’epoca, progettate dagli ingegneri Agostino e Guglielmo Zadra, sulla base del metodo didattico Pizzigoni, importato a Belluno da Pierina Boranga) è partito infatti il 4 novembre 2019 e prevedeva una durata di 540 giorni. Termine ultimo il 21 settembre 2021.
I tempi saranno rispettati. Lo ha ribadito ieri l’architetto Mario Cucinella, dello studio bolognese MCA, durante il sopralluogo effettuato assieme all’assessore alla rigenerazione urbana di Belluno, Franco Frison, e gli altri tecnici impegnati nel cantiere.
E forse si potrà terminare anche prima. Almeno questo è l’auspicio di Frison. D’altra parte, una grande mole di lavoro è stata completata. Quelli di muratura sono in dirittura di arrivo e al momento le maestranze sono concentrate sulla parte impiantistica. Anche qui, un lavoro imponente: la scuola è sviluppata su due piani sopraterra (dove troveranno posto le 10 aule per gli alunni delle elementari, le 4 per l’asilo e l’aula dedicata ai “primi passi”, ovvero la fase di transizione tra nido e scuola dell’infanzia, oltre ai laboratori e a spazi dedicati ad altre attività) e un piano interrato, che sarà trasformato in area espositiva e tecnica, con il recupero dell’affascinante piscina, vero tratto distintivo della scuola, che diventerà una sorta di aula – cimelio.
Terminato anche il recupero dei caratteristici finestroni. Il vetrocamera ha sostituito l’originale vetro singolo. «Questi serramenti sono modelli unici – spiega Cucinella – realizzati appositamente per poter mantenere il vecchio telaio, garantendo al contempo una moderan resistenza agli urti e alle intemperie». Tenuta certificata dai tecnici dell’istituto di certificazione Giordano di Bologna, che per due giorni hanno eseguito una serie di test, sia utlizzando getti d’acqua che le prove di impatto mediante l’utilizzo di pendoli.
I prossimi passi prevedono la posa dei pavimenti (sotto i quali scorreranno i tubi per il riscaldamento a pavimento delle aule) e dei controsoffitti fonoassorbenti. L’obiettivo è il massimo comfort acustico e termico: «Come dimostrano tutti gli studi più approfonditi – spiega Cucinella – queste sono le due condizioni necessarie per un miglior apprendimento da parte degli studenti».
Sarà poi la volta delle finiture e dell’illuminazione. Per le aule (anche per la grande sala al primo piano che diventerà uno spazio polifunzionale a servizio della scuola) sono stati scelti grandi dischi luminosi, mentre i lunghi corridoi saranno illuminati da lampadari a forma globoidale. E grandi specchi installati sul muro di fronte alle grandi finestre renderanno i corridoi anche più luminosi.
E l’esterno? «Ci stiamo lavorando assieme alla soprintendenza – conclude Cucinella -. Sono in corso le valutazioni su diverse campionature».
Entro la primavera prenderanno il via anche i lavori all’ex Caserma Fantuzzi. Un altro progetto del piano di Rigenerazione urbana che riporterà in centro città gli uffici Passaporti, Licenze, Immigrazione e Armi della Questura di Belluno, che oggi occupano un fabbricato privato in Via Lungardo.