Benvenuti ucraini. L’accoglienza come strumento per contrastare la crisi demografica delle terre alte

Benvenuti ucraini. L’accoglienza come strumento per contrastare la crisi demografica delle terre alte

Riceviamo e pubblichiamo una lettera firmata. Il tema è quello che abbiamo trattato tante volte: lo spopolamento della montagna.

Famiglie ucraine: le terre alte possono giocare un ruolo da protagonista. In alcune località bellunesi ci sono più case che abitanti, se si sottraggono al conteggio le seconde case. Si potrebbe pensare  un concreto piano di accoglienza per le famiglie ucraine. 

Con il coordinamento del Ministero degli Esteri e con il coinvolgimento della Regione Veneto si potrebbe rilanciare il volto, ma a che la sostanza di tanti territori che giorno dopo giorno si svuotano, irrimediabilmente.

Così si velocizzerebbe un processo economico e sociale multietnico che, si voglia o no, caratterizzerà in modo predominante il domani non solo della provincia, ma di tutta la penisola, territorio, storicamente, ricco di contaminazioni culturali. 

In questo modo sarà possibile dare anche una risposta decisa a chi, fino ad oggi, ha dato un’interpretazione perversa e semplicistica sulle politiche dell’immigrazione. 

lettera firmata

in foto, Zoppè di Cadore, rappresentativo esempio di “terre alte” che si spopolano

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