Il count-down è ufficialmente scattato.
Mancano nove giorni all’inizio dei Mondiali di sci di Cortina d’Ampezzo. E Alessandro Benetton, presidente della Fondazione Cortina 2021, traccia il punto della situazione: «Nonostante la pandemia, lungo il percorso di avvicinamento non ci siamo mai demoralizzati. E abbiamo sempre guardato avanti con fiducia. Ora siamo pronti per questo ultimo sforzo, consapevoli di aver realizzato un lavoro importante».
EXPO – Fondamentale il gioco di squadra: «Per immaginare un evento di successo, abbiamo seguito la traccia di grandi eventi come l’Expo di Milano. Vorremmo innescare l’effetto “palla di neve”: da qui parte la rinascita del Paese».
IMPATTO MEDIATICO – Nonostante l’assenza di tifosi e appassionati: «Il calore della gente ci mancherà, inutile nasconderlo, ma l’impatto mediatico sarà ugualmente importante. Tengo a sottolineare il contributo dei privati, dagli impiantisti agli albergatori, passando per le istituzioni a livello locale, regionale e nazionale. A tale proposito – ha proseguito Benetton – il Governo, grazie al ministro Spadafora, ci ha dato un’ulteriore spinta con risorse aggiuntive che ci permetteranno di comunicare a un’ampia platea la bellezza di questo luogo».
EREDITÀ – Cortina 2021 vuole lasciare il segno: «La nostra eredità dovrà essere di stampo culturale. E dimostrare, con l’esempio, che un evento può essere gestito in sicurezza e nel segno della legalità. Il Covid ci ha ostacolato, ma i conti si fanno alla fine».
CINQUE CERCHI – Una profonda emozione traspare pure nel sindaco Gianpietro Ghedina, già proiettato al 2026: «Le Olimpiadi invernali sono un ulteriore traguardo sul quale stiamo già lavorando. In generale, non ci siamo mai sentiti soli».
CIFRE – Infine, qualche numero sciorinato da Alberto Ghezze, direttore dell’Area Sport: «Siamo pronti con 20 gatti delle nevi, 25 quad e 450 persone. Tredici saranno le gare, 700 gli atleti. Le piste? Le due principali sono la storica Olympia e la nuova Vertigine: ospiteranno il 90 per cento delle gare».
