Posizioni di rilievo per Belluno nella classifica nazionale della qualità di vita, stilata dal Sole 24 Ore e pubblicata ieri (26 maggio). Secondo l’indagine, la provincia si posiziona al dodicesimo posto per la qualità della vita degli anziani (over 65), al sedicesimo per quella dei giovani tra i 18 e i 35 anni, e al ventiduesimo per i bambini (0-14 anni).
I bambini e il loro futuro
Nel dettaglio, Belluno brilla per la competenza alfabetica e numerica dei più piccoli, piazzandosi rispettivamente al secondo e terzo posto a livello nazionale. Anche la qualità abitativa è un punto di forza: secondo posto per lo spazio disponibile nelle residenze. Lo sport è ben valorizzato, con la provincia che si colloca al settimo posto per infrastrutture dedicate. Tuttavia, emergono alcune criticità, tra cui le rette delle mense scolastiche, che pongono Belluno al 105° posto, e la scarsa disponibilità di pediatri (98° posto).
I giovani e il lavoro
Per la fascia 18-35 anni, Belluno offre un contesto di vita percepito come sicuro dai suoi abitanti, posizionandosi al 10° posto nella classifica sulla percezione di insicurezza. Bene anche la disponibilità di aree sportive (10° posto) e la bassa incidenza di incidenti stradali notturni (12° posto). Sul fronte occupazionale, il territorio si difende con un 26° posto nella graduatoria sulla disoccupazione giovanile, sebbene la vita culturale potrebbe essere più ricca: la provincia è all’82° posto per spettacoli e intrattenimento.
Gli anziani, tra efficienza e solitudine
Belluno ottiene il suo miglior risultato per la qualità di vita degli anziani, grazie a una rete di servizi ben strutturata: secondo posto per i servizi sociali comunali e terzo posto per la disponibilità di posti letto nelle case di riposo. Anche dal punto di vista sanitario si registra un buon posizionamento, con il 15° posto per il consumo di farmaci contro l’obesità e il 48° posto per quelli dedicati alle malattie croniche. Positiva anche la presenza di biblioteche (10° posto), ma preoccupano l’alto livello di solitudine degli anziani (91° posto) e le problematiche legate all’inquinamento acustico (89° posto).
Il commento
«Le classifiche, come ho avuto modo di dire in altre occasioni, lasciano il tempo che trovano perché i parametri che utilizzano non sempre sono in grado di spiegare un territorio complesso e magnifico come il nostro». Commenta così la classifica sulla qualità della vita publicata dal Sole 24 Ore il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, che poi entra nel dettaglio dell’analisi: «Anche questa, della qualità della vita suddivisa tra bambini, giovani e anziani, mostra da un lato caratteristiche che conosciamo molto bene, come la carenza di servizi e le criticità tipiche di un territorio di montagna; dall’altro anche le grandi potenzialità delle nostre vallate. È particolarmente piacevole vedere ad esempio come nella classifica dei giovani, per cui Belluno è al 16° posto, quindi a ridosso delle prime posizioni, con parametri di tutto rispetto: ad esempio l’incidenza dei laureati rispetto alla popolazione (sopra la media), ad esempio la quantità di aree sportive a disposizione, e la percezione di sicurezza. Sono elementi concreti che danno la misura di basi importanti su cui costruire qualcosa per migliorare sempre di più, a beneficio dei giovani e di conseguenza a beneficio delle nostre comunità locali. Anche sulla qualità della vita per gli anziani non possiamo lamentarci, certo il tema è che la nostra popolazione è sempre più vecchia e di conseguenza bisognosa di cure. Il dato che davvero mi preoccupa? L’incidenza di persone anziane sole, che è maggiore rispetto alla media nazionale. Recuperare le reti sociali che esistevano nei nostri paesi – e che in molti casi esistono ancora oggi – diventa fondamentale.