Bandiere a mezz’asta e minuto di silenzio: martedì 31 anche Belluno si ferma, in segno di vicinanza al territorio bergamasco.
«Dopo aver ricevuto la lettera dell’Upi e del collega Gianfranco Gafforelli, presidente della Provincia di Bergamo, non possiamo che esprimere il nostro appoggio a un territorio che sta soffrendo, molto più di altre zone d’Italia, per questa epidemia che ci sta colpendo tutti – afferma il presidente Roberto Padrin -. Abbiamo esteso l’invito anche ai sindaci di fare altrettanto: a esporre le bandiere a mezz’asta e a osservare un minuto di silenzio davanti al municipio con la fascia tricolore, a mezzogiorno, a nome dell’intera cittadinanza».
La risposta è corale: «Anche i cittadini bellunesi possono unirsi al momento di raccoglimento, per onorare i defunti e per rivolgere un pensiero a coloro che hanno perso una persona cara, un familiare, e non hanno potuto essere vicini nel momento dell’addio. Ringrazio a nome di tutti i sindaci, i medici e gli infermieri che si stanno impegnando per contenere l’epidemia e curare i malati – conclude Padrin -. Ne usciremo perché, come abbiamo dimostrato con Vaia, è nei momenti di prova e di difficoltà che sappiamo essere forti, che sappiamo fare comunità».