Fuoco e fiamme sulle cifre, a Sedico. La minoranza infatti non ha gradito l’aumento delle tariffe della Sedico Servizi, che riguarda soprattutto le rette della casa di riposo.
«Gli ospiti residenti avranno aumenti consistenti» denuncia Gioia Sacchet. «Il profilo 1 (che ha un maggiore grado di autonomia e quindi un minor livello di assistenza) passerà da 44 euro/giorno a 47euro/giorno; dal profilo 2 al 9 si passa invece da 46 euro/giorno a 49 euro/giorno; i profili dall’11 al 15 da 54 euro/giorno a 58 euro/giorno; i 16 e 17 (che necessitano di maggiore assistenza) da 56 euro/giorno a 60 euro/giorno. Queste modifiche originano 1.095 euro di aumenti annui per i profili dall’1 al 9 e di 1.460 euro di aumento per i profili dall’11 al 16, per persone che sono già in struttura nel 2024».
«Se, invece, consideriamo coloro che entreranno in struttura nel 2025 dove verrà applicata una tariffa unica per tutti i residenti con impegnativa di residenzialità di 60 euro/giorno la maggiorazione annua mantenendo la ripartizione dei precedenti profili sarà rispettivamente di 5.840 euro, 5.110 euro, 2.190 euro e 1.460 euro. In sostanza tutti i profili in un anno pagheranno 21.900 euro» continua Sacchet. «La vera batosta arriverà invece per coloro che non hanno l’impegnativa dove la tariffa unica per nuovi ingressi residenti è di 75 euro/giorno ovvero tutti 27.375 euro annui. Solo per citare il più cospicuo, un profilo 1 entrato senza impegnativa di residenzialità nel 2024 avrebbe pagato 44 euro/giorno pari a 16.060 euro/annuo, oggi portando a 75 euro/giorno la differenza sarà di +11.315€, una cifra davvero considerevole».
La consigliera comunale Sacchet specifica che non saranno esenti dagli aumenti neanche coloro che sono già ospiti della struttura dal 2024. «Il nostro gruppo consiliare è davvero preoccupato di questi aumenti tariffari che di fatto ricadono sulle famiglie e sulla fascia più debole della popolazione ovvero quella degli anziani autosufficienti e non che necessitano di essere inseriti in una casa di cura. L’aumento è stato giustificato dall’aumento del contratto Uneba per gli operatori socio-sanitari – peraltro ancora in fase di definizione al momento dell’approvazione delle tariffe -, e per l’accantonamento per una possibile controversia – peraltro scoperta dal nostro gruppo a mezzo stampa e per la quale sono state chieste spiegazioni in consiglio -. Siamo sicuramente favorevoli al fatto che gli Oss siano equamente stipendiati vedendo anche il delicato lavoro che svolgono tutti i giorni, ma perché ribaltare questi costi totalmente sulle famiglie? Non c’era la possibilità di agire coprendo parzialmente le tariffe dei residenti con altre risorse? Solo per citare un dato quest’anno l’Imposta Addizionale Comunale ha portato a maggiori introiti per 90mila euro su un previsionale già alto stimato in circa 1,4 milioni, quindi si conferma un Comune con trend positivo, spiace vedere confermata l’assenza di sensibilità nella sfera sociale».