Un appello diretto. Preciso. Accorato. È quello che l’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della provincia di Belluno lancia ai cittadini dopo il passaggio alla zona gialla. E il conseguente allentamento delle misure restrittive.
«La società civile e il nostro sistema sanitario – affermano – con i suoi operatori sotto pressione da un anno, potrebbero non essere in grado di risollevarsi da un’altra ondata dal Coronavirus. Un anno di lotta contro questo flagello ci ha insegnato che quanto più si accentua il lockdown, tanto più si riducono la circolazione del virus, il contagio, i ricoveri negli ospedali e i decessi. Al contrario, un alleggerimento del lockdown porta con sé i rischi di una ripresa della pandemia, come già accaduto da metà ottobre fino a gennaio, con un tributo di malati, morti e sofferenze ben maggiore di quanto accaduto rispetto all’inizio del 2020».
Per questo, è necessario che ognuno reciti al meglio la propria parte: «Tutto dipende dalla progressione della campagna di vaccinazione, che non deve essere ostacolata da futili argomenti a sfavore dei vaccini. E dalla responsabilità nell’applicare e fare applicare i comportamenti che ci preservano dalla diffusione del contagio, come il distanziamento, il lavaggio frequente delle mani e l’uso costante della mascherina. Soprattutto nei nostri incontri ravvicinati, ai tavoli dei bar e dei ristoranti, dove adesso è possibile concedersi un po’ di svago con parenti e amici».
La prudenza non è mai troppa, anzi: «Ci appelliamo – concludono i medici – affinché questi momenti siano vissuti nel pieno della responsabilità. Tra un sorso e l’altro, tra una portata e l’altra, re-indossare correttamente la mascherina è necessario per alimentare la speranza di lasciarci alle spalle la più dura prova che la nostra società e il nostro sistema sanitario hanno affrontato dal Dopoguerra».