Anna Lucia Tamborrini nuova segretaria generale della Cisl Scuola

Anna Lucia Tamborrini nuova segretaria generale della Cisl Scuola

È Anna Lucia Tamborrini la nuova segretaria generale della Cisl Scuola Belluno Treviso, eletta dal Consiglio generale della Federazione dei lavoratori della scuola della Cisl.

56 anni, pugliese, a Treviso dal 1992, tecnica informatica, Tamborrini subentra a Lorella Benvegnù, che, dopo aver guidato la Cisl Scuola territoriale per tre anni, è recentemente entrata nella segreteria confederale della Cisl Belluno Treviso. La neosegretaria dal 2005 a oggi ha lavorato in numerose scuole superiori della Marca, per approdare alla Cisl come Rsu nel 2016 quando era in servizio all’Alberini; nel 2019 è diventata operatrice sindacale e nel 2020 componente di segreteria. Sarà affiancata da Claudia Visentin, insegnante di scuola primaria, 47 anni, trevigiana, già in segreteria con Lorella Benvegnù, e da Maria Giovanna Gaetano, 58 anni, calabrese di origine e bellunese d’adozione, insegnante di scuola secondaria e architetto.

«Desidero esprimere a tutto il Consiglio generale – ha esordito Tamborrini – il mio sincero ringraziamento per la fiducia e l’onore conferitomi nella nomina di questo importante ruolo. È per me una grande responsabilità, il mio obiettivo principale sarà quello di lavorare per portare avanti questa struttura, come Lorella, Teresa Merotto e tutti i segretari che le hanno precedute hanno fatto, supportando e tutelando i nostri colleghi insegnanti, personale Ata e tutti coloro che lavorano nella scuola».

I TEMI

Molte le questioni calde sul fronte della scuola, dal precariato del personale al rinnovo del contratto, tutte questioni aperte e seguite quotidianamente dalla Cisl Scuola territoriale, la seconda in Veneto per numero di iscritti (4.676 fra Treviso e Belluno), in rappresentanza di 12.100 lavoratori e lavoratrici fra docenti, educatori e personale Ata in provincia di Treviso e 3.180 in provincia di Belluno.

«In Veneto – ha spiegato la neosegretaria – grazie alla conclusione di sei procedure concorsuali, sono stati assunti in ruolo 3.295 docenti, un numero ben al di sotto delle aspettative rispetto alle cattedre vacanti. Per la provincia di Belluno 114 immissioni in ruolo con successive 38 rinunce, nella Marca 414. Sono stati assunti con contratto a tempo indeterminato 873 docenti specializzati sul sostegno a fronte di un fabbisogno di 1.313 insegnanti; 42 le assunzioni per Belluno, 138 per Treviso. Numeri irrisori in relazione all’aumento di alunni con disabilità: solo alla scuola primaria della Marca, gli alunni con disabilità in quest’anno scolastico sono 700 in più rispetto all’anno scorso. La situazione più critica è nella scuola primaria sia a causa del numero chiuso nei corsi di laurea di scienze della formazione primaria, con appena 300 posti tra le Università di Padova e Verona e sia per la mancanza di docenti specializzati sul sostegno». 

La Cisl Scuola nazionale ha elaborato proprio in questi giorni i dati relativi alle domande di partecipazione ai concorsi con un raffronto analitico fra il numero di candidati e i posti disponibili in ogni regione. In Veneto, per quanto riguarda il sostegno per la scuola primaria, sono state presentate 63 domande a fronte di 1.403 posti disponibili. «Tutto ciò ha dell’incredibile – commenta Tamborrini -. Da tempo ormai la Cisl chiede di aumentare in modo significativo l’organico di diritto e di intervenire sui percorsi di acquisizione dei titoli di specializzazione».

Mancanza di insegnanti da un lato, precarizzazione dall’altra. «Nei fatti – sottolinea Tamborrini – la maggioranza degli insegnanti è precaria, perché lavora con contratti annuali e cambia scuola ogni anno». Basti pensare che dopo le non sufficienti immissioni in ruolo sono stati conferiti gli incarichi a tempo determinato per l’anno scolastico 2023/24: per Belluno 403 insegnanti su posto comune e 245 di sostegno.

Altra realtà complessa nelle scuole delle due province è l’insufficienza di dirigenti scolastici e di direttori dei servizi generali e amministrativi: 10 istituti della provincia di Belluno e 16 della provincia di Treviso sono stati assegnati a un dirigente in reggenza.

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