La zona è sempre quella, già colpita più volte, l’ultima una decina di giorni fa. Tornano le fiamme nei boschi sopra Soffranco, in comune di Longarone. Dal pomeriggio di lunedì (31 maggio) i servizi regionali antincendio e i vigili del fuoco sono al lavoro per spegnere un rogo, alimentato anche dal forte vento che per tutta la giornata ha spirato sulla zona. E che ha reso impossibile, precisa l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin, l’utilizzo dell’elicottero.
Al lavoro una squadra di operatori di Veneto Agricoltura, due squadre di volontari della Protezione civile antincendio boschivo dell’Ana, una squadra di volontari Pc antincendio boschivo del coordinamento di Soverzene e una squadra di vigili del fuoco (a protezione di un rustico): tutti sotto il coordinamento del direttore delle operazioni di spegnimento dei Servizi forestali regionali. Sul posto anche i Carabinieri forestali e personale di Veneto Strade, per monitorare la strada regionale 251 della Val di Zoldo, che è sempre rimasta aperta.
Come detto, il forte vento ha complicato le operazioni di spegnimento, impedendo all’elicottero dell’Antincendio boschivo di alzarsi in volo. Così, spiega Bottacin, le squadre hanno operato nel limite del possibile per contenere le fiamme e limitare i danni. La superficie interessata è di circa 30mila metri quadrati: in serata risultava in fase di bonifica la parte inferiore dell’incendio, mentre la parte alta era ancora in combustione.
Sulle modalità dell’incendio indagano i carabinieri forestali: data la sinistra regolarità dei roghi e la zona ristretta l’ipotesi che si sta facendo sempre più strada è quella dell’opera di un piromane. Ipotesi già avanzata dieci giorni fa, all’epoca dell’ultimo incendio.