Qualcuno ha già minacciato di chiedere i danni per la giornata di lavoro persa. Domanda: chi sarà a rispondere? Anas? Dubbio legittimo e ben concreto, tutt’altro che amletico. Perché le code sulla Alemagna nei fine settimana sono una costante a cui bellunesi e turisti sono abituati, oramai. Ma le code in un giorno infrasettimanale, per di più di lunedì, rischiano di diventare un problema ulteriore. Un problema a cui è difficile fare l’abitudine. Perché gli automobilisti non vanno in ferie, ma al lavoro. E soprattutto perché i problemi di sicurezza, in caso di necessità, potrebbero trasformarsi in dramma.
Ieri mattina però (lunedì 28 giugno) le code sono state lunghe. Lunghissime e asfissianti. Un disagio insostenibile per gli automobilisti e i residenti di Longarone e di buona parte del Cadore. C’è chi ha impiegato due ore per fare Longarone-Cadore. Quasi 20 minuti per i 2-300 metri da zona Malcom a Castellavazzo. E le litanie di chi è rimasto in coda si sono riversate sui social network, con foto quanto mai eloquenti che hanno spinto Anas a mettere i movieri al posto dei semafori, a metà mattina.
Sì, perché il problema sono i semafori. O meglio, i cantieri. Innumerevoli quelli che occupano l’Alemagna. Bene perché la vecchia statale necessita di lavori. Male, malissimo se i lavori si concentrano tutti nello stesso periodo di tempo; come diceva un vecchio spot televisivo, “la potenza è nulla, senza il controllo”. Ecco, sulla 51 di Alemagna manca proprio il controllo, fatto di programmazione.
A proposito, da domenica è attivo un altro cantiere, quello che ieri ha provocato le lunghe code, arrivate a metà mattina addirittura fino a Fortogna. È il cantiere all’altezza di Castellavazzo, che sta rinforzando il muro di sostegno della ferrovia. Senso unico alternato per un tratto di 100 metri. E sarà così fino a venerdì 2 luglio.