«Alloggi: serve un fondo per gli studenti della provincia fuori sede»

«Alloggi: serve un fondo per gli studenti della provincia fuori sede»

La questione non è nuova, ma l’enfasi mediatica delle ultime ore a seguito della protesta degli studenti in molte città italiane, sta riportando all’attenzione il problema legato al costo esorbitante degli affitti per gli studenti universitari fuori sede. «Si tratta di una vera propria emergenza – esordisce il sindaco di Seren del Grappa e membro del direttivo nazionale dell’Anpci, l’Associazione dei Piccoli Comuni, Dario Scopel – divenuta ancora più pressante anche a seguito dell’esplosione dei prezzi dell’energia degli ultimi mesi. Oltre ai costi già esorbitanti degli affitti, studenti e famiglie si sono trovati a fronteggiare anche quelli relativi alle bollette; si tratta di una situazione che per alcuni nuclei è insostenibile. Ancor più per chi parte dalle nostre zone decentrate e per raggiungere le sedi universitarie deve sobbarcarsi anche lunghi tragitti e costi di viaggio non indifferenti».  

Su questo fronte il Governo sta cercando di intervenire, grazie ai fondi del Pnrr, per la creazione di nuovi posti letto, ma i tempi saranno in ogni caso lunghi e la soluzione non esaustiva: «È necessario agire parallelamente lungo due direttrici, prosegue Scopel: da un lato potenziare e integrare le detrazioni fiscali oggi esistenti per le famiglie degli studenti fuori sede con nuove misure più incisive, vigilando – nel contempo – su eventuali contratti-capestro applicati da qualche proprietario senza scrupoli; dall’altro prevedere dei sostegni ad hoc per le aree periferiche e le zone disagiate, i cui studenti, con le relative famiglie, vivono anche in questo ambito una condizione di evidente svantaggio. Per garantire un effettivo diritto allo studio, occorre assicurare a tutti pari condizioni di accesso, anche a chi non vive in prossimità dei grandi centri». Da qui la proposta del sindaco di Seren: «Mettiamo in campo un fondo per gli studenti bellunesi fuori sede che, sulla base di determinati parametri reddituali e di distanza, assegni contributi certi e tempestivi alle loro famiglie». 

«Per questo – conclude Scopel – potrebbe essere utilizzata, ad esempio, una quota dei Fondi per i Comuni di Confine. Che cosa c’è di più strategico per il futuro dei nostri territori e delle nostre comunità locali della formazione dei propri giovani cittadini?».

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