Addio a Cesare Bristot, l’Appia piange il suo presidente onorario

Addio a Cesare Bristot, l’Appia piange il suo presidente onorario

È mancato domenica (15 gennaio) all’età di 86 anni, Cesare Bristot, imprenditore bellunese che ha rappresentato una parte importante della storia dell’Appia Cna, rivestendo molte cariche di vertice nell’associazione.

Fondò la ditta che porta il suo nome e che opera nella progettazione, produzione, manutenzione e messa a punto di macchine per il legno. Le vetrine del suo negozio, che si affacciano su via Caffi nel centro di Belluno, sono da sempre un punto di riferimento per chi lavora il legno e hanno visto avvicendarsi negli anni tecnologie di lavorazione di ultima generazione affiancate alle macchine e agli utensili più tradizionali.

Fin dall’inizio della sua attività d’impresa, Cesare Bristot si è associato all’Appia Cna, divenendone ben presto protagonista. Nell’associazione ha infuso i suoi valori umani e professionali, dedicandosi con attento impegno alle problematiche e alle istanze delle aziende alle quali dava voce. Tra le molte cariche associative che ha ricoperto, si ricordano in primo luogo i due mandati come presidente, dal 1996 al 2004, che in seguito lo hanno portato ad essere insignito, primo e ad oggi unico nella storia dell’associazione, della carica di presidente onorario. Cesare Bristot è stato anche presidente del Consorzio Fidi dell’associazione e ha fatto parte del collegio dei garanti. Quando ha lasciato ai figli la gestione della sua attività d’impresa, è entrato nella Cna Pensionati, della quale è stato Presidente per molti anni.

L’Appia Cna di Belluno, nella persona del presidente Massimo Sposato, si stringe dunque con affetto ai familiari di Bristot in questo momento doloroso, facendo proprie per ricordarlo le parole di Maurizio Ranon, già direttore dell’Appia nel periodo precedente al 2017: «Cesare Bristot è stato un grande presidente dell’Appia, che ha conosciuto, grazie a lui, un periodo di notevole sviluppo sia in termini di crescita associativa che di ritrovata centralità nel ruolo e nei rapporti con le istituzioni e le altre realtà economico-sociali provinciali. Imprenditore dinamico, curioso, con capacità comunicativa senza eguali, sapeva prendere le decisioni più opportune velocemente ma sempre in modo ponderato. A questo univa una capacità di ascolto che lo ha portato ad essere, anche in momenti difficili, un punto di riferimento apprezzato negli organismi regionali e nazionali della Cna. Ha avuto vicino una famiglia meravigliosa, di cui andava fiero, che gli ha consentito di esprimere al meglio i suoi tanti talenti. Essere stato al suo fianco per molti anni è stata per me una continua, arricchente, lezione di vita che auguro a tutti di vivere. Grazie Cesare».

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