«Ora l’amministrazione non avrà più scuse». Il decoro cittadino è un vecchio pallino di Raffaele Addamiano. Tanto che, nello scorso mese di ottobre, l’attuale capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale presentò una mozione che invitava l’amministrazione Massaro a ideare qualcosa per abbellire le numerose vetrine sfitte del centro. Mozione che nel seguente consiglio comunale del 5 novembre venne approvata all’unanimità («Con 21 voti a favore, 0 contrari e 0 astenuti», ricorda Addamiano).
Da allora però sono passati oltre due mesi e non si è mossa foglia. Così Addamiano ha pensato di fare da solo: «Come avevo d’altra parte già annunciato in consiglio comunale – spiega – quando dissi che ero pronto ad investire soldi miei, scatenando ironia e risolini tra i banchi della maggioranza. Una cosa che un po’ mi ha dato fastidio».
Nei giorni scorsi il consigliere di “Obiettivo Belluno – Fratelli d’Italia” ha così potuto spulciare l’archivio fotografico del Comune («Messomi gentilmente a disposizione dai responsabili degli uffici», puntualizza) per scegliere una bella immagine di Piazza dei Martiri. Il passo successivo è stato un salto in tipografia per farne stampare 100 copie formato poster.
Immagini che questa mattina Addamiano ha consegnato allo Sportello del cittadino, corredate di una lettera indirizzata al sindaco Jacopo Massaro e per conoscenza al presidente del consiglio comunale, Francesco Rasera Berna.
«Facendo seguito alla mia mozione – si legge nel testo della missiva – e dando corso all’approvazione all’unanimità da parte del consiglio comunale, stante l’inerzia dell’amministrazione comunale, le faccio avere una serie di vetrofanie raffiguranti la città capoluogo, che potrà usare per rendere finalmente il nostro contesto urbano più gradevole e piacevole».
«Così l’amministrazione non avrà più scuse – spiega Addamiano -. Adesso sta a loro parlare con i proprietari dei palazzi e dei negozi sfitti del centro e convincerli ad esporre le vetrofanie. Il materiale ce l’hanno, lo dono volentieri, perché Belluno è la città che amo e perché sono convinto, seguendo la teoria delle “finestre rotte”, elaborata negli anni’60 negli Stati Uniti, che aver cura anche dei piccoli particolari aiuta a sconfiggere la microcriminalità, che, pur senza allarmismi inutili, a Belluno è in costante crescita».