Per tre giorni, dal 17 al 19 settembre, Belluno tornerà ad essere la capitale delle spade. Grazie ai partner operativi del progetto “Klang – spade di leoni e aquile”, finanziato dall’Interreg Italia – Austria. Ovvero i Comuni di Belluno, di Santa Giustina e di Maniago, assieme all’Università di Innsbruck.
In quel weekend rivivrà, tra il Teatro comunale e piazza dei Martiri, l’antica tradizione della forgiatura delle armi bianche, un protodistretto industriale che a cavallo tra XVI e XVII secolo coinvolgeva la Valbelluna e il Feltrino e si spingeva sino al Vittoriese e Maniago.
Il programma è stato presentato questa mattina nella sede del circolo cultura e stampa, uno dei partner di progetto.
Il via la sera del 17 settembre, in teatro comunale, con l’inaugurazione ufficiale. «Verrà presentata in anteprima la mostra documentale che aprirà ufficialmente il giorno dopo all’ultimo piano di Palazzo Fulcis – spiega Marta Azzalini, guida tursitica e referente del progetto – e che sarà visitabile fino al 9 gennaio 2022».
Acqua, ferro, fuoco. Arte delle spade nel Bellunese”, questo il titolo dell’esposizione, grazie alla quale sarà illustrata l’intera filiera produttiva delle spade.
La mostra sarà costituita da materiale documentario proveniente dall’Archivio storico di Belluno. Ma non mancherà un “ospite” d’onore: una spada, prestata da un museo di Milano, che porta la firma di Andrea Ferrara, maestro spadaio bellunese conosciuto in tutto il mondo.
«Un’iniziativa che si sposa alla perfezione con l’apertura della “Sala degli spadai” – spiega il curatore di Palazzo Fulcis, Carlo Cavalli – dove sono esposti i 28 manufatti provenienti dal Museo Correr di Venezia. E che potrà venire arricchita nel tempo da altre preziose testimonianze».
Il momento clou della tre giorni sarà il convegno internazionale “Attraverso i confini alpini. La produzione di spade tra l’Italia del Nordest e il Tirolo”, in scena al Teatro Comunale e che vedrà la partecipazione di 13 relatori provenienti dalle aree partner del progetto, ma anche da Germania e dalla Svezia. «E in collegamento con noi in diretta – fa presente Azzalini – ci sarà anche il curatore della sezione armi e armature europee del Museo di Glasgow, in Scozia., che ci parlerà del legame di Andrea Ferrara con questa terra e delle oltre 72 mila spade bellunesi che avevano travalicato i confini nazionali ed erano arrivate in Inghilterra».
E per tutto il giorno (anche domenica 19) in piazza dei Martiri l’associazione “Scuola in fucina” di Bienno (Provincia di Brescia) metterà in scena dimostrazioni di forgiatura e lavorazione del metallo.
Domenica 19, infine, l’aula magna del seminario gregoriano ospiterà una lezione dello spadaio svedese Peter Johnson, sulla geometria delle spade. Giovanni Sartori, l’esperto di riferimento nell’ambito del progetto “Klang”, sarà invece nel giardino di Sottoscastello, dedicato a Loris Tormen. I ricercatori dell’Università di Innsbruck porteranno al Fulcis un banco di lucidatura delle spade realizzato sul modello di quelli di un tempo. Non mancheranno poi le visite guidate lungo i corsi d’acqua in cui erano disseminati laboratori per la lavorazione del ferro. Finale in bellezza, in piazza Duomo, con uno spettacolo di fuoco e spade.
Nel corso della manifestazione sarà anche distribuita la guida all’itinerario tra la provincia di Belluno, Maniago e il Tirolo “Tra miniere, opifici e rogge”, realizzata in italiano, tedesco e inglese.
In ossequio alle regole anti contagio, per tutte le iniziative al coperto sarà necessario esibire il greenpass. Per tutte le informazioni e la prenotazione è possibile visitare il sito del progetto www.projectklang.com
