Daiana Vedana è una mamma bellunese: il suo primogenito ha quasi 2 anni. E il secondo è in arrivo. O meglio, la seconda: perché Daiana, nel mese di agosto, darà alla luce una bimba.
Questo significa che è entrata nella fase clou della gravidanza. Una fase che si incastra in un momento storico caratterizzato dalla pandemia: il rischio di contagio, i bollettini quotidiani scanditi dai numeri dei ricoveri e delle vittime, le precauzioni che non sono mai troppe. Insomma, il momento è delicato. E lo è ancor di più per una donna incinta: «Non mi sarei aspettata di vivere una situazione così surreale – racconta Daiana -. Io per prima, all’inizio, sottovalutavo il problema Covid».
Anche una semplice visita nasconde delle insidie da affrontare. Prima di tutto a livello psicologico: «I controlli in ospedale sono centellinati. Ci devo andare senza il mio compagno, come se questa bambina fosse soltanto mia. In reparto ho visto dei papà lasciare i cambi fuori dalla porta alle ostetriche. Perché, dopo il parto, non è più concesso loro di entrare. È come se queste madri fossero rimaste sole. Sì, la solitudine mi fa molta paura».
Pure i contatti fisici sono ridotti al minimo: «Non ci sono più, non c’è più chi ti tocca il pancione come portafortuna. Giri per strada nascosta, dietro a una mascherina, per quattro passi e sgranchire le gambe. Ma, dopo i classici 200 metri, mi sento una criminale. Ed evito di fare la spesa per proteggere quel pancione».
Definire anomala questa gravidanza è persino eufemistico: «La sto vivendo senza avere vicini gli affetti più cari, ma solamente l’essenziale». Mamma Daiana pensa spesso a cosa potrà raccontare alla sua bimba quando crescerà: «Le dirò che l’ho aspettata in un momento difficile. Un momento che mi ha permesso di capire cosa conta davvero. Un momento in cui il mondo si è fermato, ma io e lei no. Le dirò che sono stata fortunata ad aspettarla, quando tutti i giornali e i telegiornali parlavano solo di morte. E io dentro portavo la vita. Le dirò che è speciale perché ha reso tutti felici in un momento molto triste».